Juve, stagione senza alibi e parafulmini dove servirà tornare a vincere

Juve, stagione senza alibi e parafulmini dove servirà tornare a vincereTUTTOmercatoWEB.com
lunedì 20 giugno 2022, 13:01Editoriale
di Antonio Paolino
Il problema non è non aver vinto ma come tornare a farlo nel minor tempo possibile. Tenendo conto dei costi e degli ingaggi.

Partiamo da una premessa fondamentale: la Juve la si ama e la si amerà sempre. Come una mamma, aggiungerebbero in molti. Ma tutti noi, proprio per quell'amore speciale, abbiamo discusso parecchie volte con quella donna unica e insostituibile. Toni morbidi o accesi, ma quasi sempre con il cuore in mano pur senza accorgercene. E così stiamo trattando la nostra mamma sportiva, quella Juventus di cui festeggeremo, tra pochi mesi, un anniversario “unico” per i cento anni di unione con la famiglia Agnelli. Ma il tutto coinciderà anche con una stagione a dir poco intensa anche solo per i tanti cambiamenti necessari e già annunciati. Alla lista dei ceduti si deve aggiungere quella dei non graditi, o meglio non utili per l'operazione di rilancio del progetto. E tutti, o quasi, dovranno essere sostituiti anche solo per una questione numerica, e ci si augura anche per quella strettamente tecnica, più che economica. 

Mercato – E' ancora presto per tracciare un bilancio e soprattutto per capire la potenza del nuovo motore bianconero. Bisognerà necessariamente aspettare il 30 giugno - con la chiusura del bilancio - per riaprirlo il giorno dopo con l'annuncio del primo “Polpo” di mercato della nuova stagione. E che “colpo”: un ritorno ancora una volta senza spendere un euro. Poi sarà la volta degli altri tasselli. Allegri li chiede già pronti per l'uso. La società vorrebbe affidargliene altri per un addestramento però efficace nel breve. Ecco il vero punto di rottura delle due filosofie che in linea teorica convergerebbero sul ritorno al successo nell'anno più complicato per farlo: quello del mondiale spacca campionato.

Allegri – La figura dell'allenatore sarà centrale se verrà accontentato in tutto e per tutto. Non avrà alibi e non solo per il pesante stipendio che Agnelli gli ha garantito da subito per altri tre anni. L'allenatore non deve però avere pretese pesanti per le casse del club. Così come dall'altra parte non ci si potrà nascondere, magari, con un mercato rispondente ad altri parametri. Allegri non agirà più da parafulmine, spalmando questa volta su tutti le responsabilità dei dirigenti interessati. 

Cambiamenti – Dovrà cambiare anche la mentalità con cui i tifosi giudicheranno le prestazioni. Sarà ancora un anno di transizione? Ce lo dicano però subito. Altrimenti le aspettative affosseranno anche i meno scettici. Basterà entrare in Champions? Lo sappiamo già, ma non si impegnino a convincerci, per il secondo anno, che sarà stato centrato l'obiettivo stagionale. Dalla Juve, con i sui attuali dirigenti, e dall'allenatore più pagato della serie A ci si aspettava già di più quest'anno, figuriamoci in quello successivo. Altrimenti, niente alibi e nessun parafulmine e a qualcuno – forse più di uno – verrà presentato il conto. A chiusura definitiva del ciclo. Dopo i ripetuti errori gestionali degli ultimi anni. E senza comunque dimenticare i nove migliori anni della nostra storia. Nello sport, come nella vita, non si vive di soli ricordi. E nelle aziende, questo è l'impegno dei manager con i lori azionisti. Di maggioranza (e minoranza).