La finale degli adii e della ripartenza: ma che sia una finale da Juventus

La finale degli adii e della ripartenza: ma che sia una finale da JuventusTUTTOmercatoWEB.com
mercoledì 11 maggio 2022, 18:38Editoriale
di Vincenzo Marangio

Sarà l'ultima finale in bianconero di capitan Chiellini e di Paulo Dybala e, chi lo sa, magari anche di qualcun altro. Sarà la notte della chiusura definitiva di un cerchio, di un impero durato un decennio, fatto di successi irripetibili, Champions sfiorate, record su record inanellati. Sono stati gli anni della BBC, un muro difensivo insuperabile, un muro tenuto in piedi soprattutto da Giorgio Chiellini, l'uomo del turbante, quello che non si tira mai indietro, disposto a lasciare il campo soltanto con una vittoria o dopo averci lasciato perlomeno il sangue. Uno da Juve che da Juve per sempre resterà. Sono stati gli anni della coppia Dybala Mandzukic, arrivati insieme e subito decisivi con i gol che regalarono il primo trofeo giocato in maglia bianconera, la Supercoppa; gli anni della Dybalamask, la reazione di Paulo alle prime delusioni superate da solo con la spinta di un popolo che mai lo dimenticherà e che gli ha perdonato anche l'incostanza di rendimento degli ultimi anni; sono stati gli anni dell' HD, coppia fantastica con Higuain e dei duetti con Cristiano Ronaldo, con CR7 che dedicò al numero dieci di Laguna Larga un'esultanza con la dybalamask. Questa sarà l'ultima coppa anche per Paulo, dalla Supercoppa alla Coppa Italia, un lungo e meraviglioso viaggio in bianconero.

Sarà ancora una volta la finale e la notte di Allegri, uno che, nonostante l'antipatia a prescindere di qualcuno, la Juventus l'ha sempre amata e spesso l'ha portata in finale, anche due volte nel palcoscenico più importante senza alzare l'unico trofeo lasciato indietro, quello che la gente della Juventus aspetta con più ansia e trepidazione fino a farsene quasi una malattia. Anni meravigliosi macchiati da questa prima stagione del ritorno in bianconero in cui non tutto ha funzionato come ci si aspettava, anche perché Max credeva di ritornare a casa e invece ha scoperto troppo tardi che era una casa irriconoscibile, trafugata da altri, e che anche lui aveva bisogno di nuove idee perché in quei due anni di riflessione, il mondo, pur bloccato dalla pandemia, è andato molto veloce nei cambiamenti. Questa notte è anche la sua, ma che sia una delle tante finali vincenti e che lo proiettino verso un futuro di cambiamenti e crescita.

Sarà la notte di chi andrà via, di chi è tornato e di chi resterà. Che sia quindi anche la notte in cui Vlahovic possa onorare la maglia che porta sulle spalle, e lo farà se sarà capace di valorizzare i palloni che gli arrivano e se li andrà letteralmente a prendere quando non arriveranno perché alla Juventus si gioca tutti per uno e uno per tutti. Chiunque tu sia. Che sia la notte di de Ligt, serve una prova da capitano nell'ultima finale DEL capitano, proponendosi per un passaggio di consegne, dimostrando di aver capito cosa significa lottare per questa maglia e quanto può essere bello persino soffrire, se lo sai far bene. 

Sarà la notte, in fondo, anche di chi arriverà, che sarà davanti alla televisione a guardare e conoscere il mondo Juventus.

Ecco, per loro, per chi andrà via, per chi è tornato e per chi resterà serve un'infinita notte da Juventus.

"Unus pro omnibus, omnes pro uno".