Tudor ha fatto un buon lavoro ma...I motivi per confermalo, i motivi per cambiarlo..

Tudor ha fatto un buon lavoro ma...I motivi per confermalo, i motivi per cambiarlo..TUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 00:01Editoriale
di Alessandro Santarelli

La buona notizia è che anche questo campionato sta volgendo al termine. Una battuta, ma neppure troppo, perché ancora una volta ci arriviamo sfiniti, logori e sfiduciati. Sicuramente più stanchi di diversi giocatori se non altro a livello mentale, ma permettetemi anche sotto il profilo fisico. Tudor è stato bravo, ha risollevato una situazione che stava precipitando riprendendo per i capelli una squadra che qualcuno aveva fatto finire dentro una buca profonda

Ora manca l’ultimo passo, l’ultimo sforzo, quello da compiere a Venezia, contro una squadra praticamente già retrocessa, ma che si vorrà giocare le ultime, residue speranze proprio contro la Juve. Al gigante croato, manca soltanto un risultato, la vittoria in trasferta per completare il suo curriculum bianconero, fatto di 4 vittorie, tutte in casa, tre pareggi e una sconfitta, quella sanguinosa di Parma. Tudor ha riportato identità spirito e voglia di combattere, sostanzialmente però ha fatto quello che per la Juve dovrebbe essere la normalità, battere squadra nettamente inferiori come Genoa, Monza, Lecce e Udinese. Dovrebbe appunto perché in questa stagione ne abbiamo viste di tutte e dunque niente è scontato.

Chiaro, che al netto di Venezia dove servirà una partita senza fronzoli, lo sguardo del tifoso è rivolto al futuro. Perché Tudor sarebbe da confermare? Perché è uno della Juve, perché ha dimostrato di saper lavorare in una situazione difficile, perché sa cosa vuol dire indossare quella maglia e il valore che ha. Non per ultimo per i risultati ottenuti, perché alla vittorie in casa vanno aggiunti i preziosi pareggi di Roma e Bologna.

Tuttavia, resterebbe l’incognita di affidare la squadra ad un allenatore che negli ultimi anni è quasi sempre subentrato, e sappiamo quanto sia diverso dal partire dall’inizio, ripartendo non da una scommessa come Motta, ma comunque non da un tecnico  di primissima fascia. Vero che alla Juve spesso il grande allenatore si è costruito in casa, ma oggi le cose sono cambiate, il tifoso è reduce da anni non solo di delusioni ma anche di faticose umiliazioni e la pazienza è arrivata ai minimi termini. E non sarebbe giusto che la prossima vittima sacrificale dovesse essere proprio Tudor, cosi come sarebbe folle pensare di cambiare in corsa l’ennesimo tecnico se le cose non dovessero andare bene.

Ecco perché la società in primis deve rafforzarsi, mettendo un uomo, Chiellini, al fianco di Giuntoli, per lavorare in maggiore serenità, con un confronto quotidiano e costruttivo, da qui poi dovrà arrivare, la scelta sull’uomo che almeno per i prossimi due/ tre anni si spera possa guidare la rinascita. Sia chiaro, nel calcio non esistono certezze o uomini con la bacchetta magica, ma sappiamo bene che in questi delicati frangenti, l’esperienza, la spalle larghe, la conoscenza della “ materia Juventus “ e perché no il curriculum , sono fondamentali e determinanti. Non voglio più fare nomi, perché ora c’è da pensare solo al benedetto quarto posto, ma una preghiera alla proprietà, e sottolineo proprietà mi sento di girarla: niente più tentennamenti, niente più uomini solo al comando. Da lunedi 26 maggio barra dritta e idee chiare. Nel rispetto di tutti, ma soprattutto dei tifosi, il vero valore aggiunto della Juventus