Il Giorno del Pragmatismo: la Juve chiude i conti con la giustizia sportiva

Il Giorno del Pragmatismo: la Juve chiude i conti con la giustizia sportivaTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Luca Cavallero
martedì 30 maggio 2023, 18:00La Frecciata
di Franco Leonetti

Sei mesi sotto schiaffo, una spada di Damocle infinita sulla testa, poi in due giorni arriva la conclusione. La fine di un incubo durato troppo tempo, mesi in cui la Juventus ha provato ad opporsi strenuamente alle accuse, per la sentenza plusvalenze, ma diciamolo chiaramente: puoi provare a difenderti ostinatamente se ti permettono di farlo, fino in fondo, in osservanza del diritto. E non si capisce ancora oggi, e probabilmente non lo capiremo mai anche dopo la sentenza definitiva, con chi faceva tali operazioni la Juventus, visto che la punizione ricade solo sulla società bianconera, come se non ci fosse l’assoluto bisogno di due parti per operare plusvalenze. Una discrasia anomala, paradossale e totalmente assurda che non ha bisogno di ulteriori spiegazioni. Il 30 maggio, oggi, la Juve chiude i conti con la giustizia sportiva, in solo due giorni si è giunti ad una soluzione per il filone, cosiddetto, della manovra stipendi.

Questa Non può essere vista come una giornata di gioia, sia chiaro e ben specificato, -10 punti per le plusvalenze e un’ammenda di 718 mila euro per il secondo procedimento, sono due dati che ci ricordano l’intera, insensata, vicenda, ma questo 30 maggio deve essere ricordato come “il giorno del pragmatismo”. Il pragmatismo, la praticità, la concretezza derivano dal capire che la notizia dell’accordo tra la Juventus e la giustizia sportiva schiude uno scenario chiaro e indubitabile, ovvero permettere ai bianconeri di concentrarsi sulla ricostruzione societaria e sportiva sino ad oggi compromessa, bloccata e impantanata dalle pendenze giudiziarie. Da oggi, insomma, si potrà tornare a parlare esclusivamente di calcio, di mercato, di calciatori e pianificazione societaria per la prossima stagione, senza dimenticare che con la conclusione arrivata oggi, previa l’ammenda, la Juventus non dovrà scontare nessuna penalizzazione nella prossima stagione, partendo alla pari con tutti gli altri competitor. Insomma, la decisione tombale sulla dolorosa, inquietante e stressante vicenda, oggi giunge come punto definitivo sulla questione.

Chiaro che poi una buona porzione di tifosi juventini siano pervicacemente critici e arrabbiati e non vedano di buon occhio questo scendere a patti con chi ha impalcato le sentenze e punito la stessa Juventus, ma per andare avanti con i ricorsi, senza nessuna certezza di spuntarla, l’iter sarebbe proseguito per tutta l’estate, tenendo imprigionato, nelle sabbie mobili, il progetto sportivo e di ricostruzione della società. Senza dimenticare un concetto già espresso e che merita di essere ribadito: puoi provare a difenderti se ti permettono di farlo in ambito di giustizia sportiva, concetto triste ma appena comprovato. Altro punto fermo: il lavoro del pool difensivo della Juventus, sfociato nell’ammenda di oggi, indubbiamente va elogiato per aver ridotto al minimo i danni di questo secondo filone d’inchiesta. La nuova Juve, tutto l’ambiente e i tifosi sanno che da questo “giorno del pragmatismo” bisogna ripartire, probabilmente senza Europa, questo lo vedremo presto, ma questo 30 maggio va vissuto come una sorta di "liberazione" da un pantano perverso come quello della giustizia sportiva. Un sistema che, in assoluto, deve diventare oggetto di riforma al più presto.