È solo una vittoria eppure ha un profumo speciale
È stato emozionante vivere questa partita. L'esonero di Tudor ci ha fatto male, è stata una sconfitta per tutti. In campo i ragazzi l'hanno giocata anche per lui, ne sono certo, al di là dei rapporti, degli screzi, consapevoli che si poteva fare meglio. L'hanno giocata col cuore, con quella intensità di chi ha tanto da dimostrare e tanto da farsi perdonare. Interpretata quasi alla perfezione come da molto tempo non si vedeva. Poteva finire due o tre a zero il primo tempo. Ma la bravura di Udoie ha tenuto in piedi l'udinese e un colpo da biliardo di Zaniolo in mischia ha di colpo dissolto quella magia che ci aveva avvolto e fatto sognare. Un colpo da ko che ha fatto male e che ci ha stordito, spaventato, intimorito, arrivato in chiusura di un primo tempo dominato. Certo non siamo fortunati, tante cose quest'anno potevano andare diversamente e ancora una volta poteva essere un incubo quello che si stava materializzando all'orizzonte. E una curva silente poi, in colpevole protesta, appariva come un giudice severo, in attesa di esprimere la condanna. Ma stasera non poteva andare in scena ancora quel solito copione, avvilente, deprimente, vissuto con rassegnazione, che da troppo tempo si era costretti a vivere. Stasera no. C'era da giocare per Igor, c'era la necessità di riabilitare l'anima della Juventus che per troppo tempo è stata dimenticata, chiusa nello spogliatoio. Gatti ( chi se non lui?) la mette lì, di testa, sorprendendo il migliore in campo dell'Udinese. Un gol che ha fatto tornare il sole allo Stadium fino a quel momento battuto da una pioggia fine ma incessante. Il cuore tornava a battere, la Juve è ancora viva! Ma il destino andava ancora conquistato, bisognava meritarselo appieno e soffrire ancora, perché non c'è vera gloria senza sofferenza e occorreva ancora combattere e resistere e trovare ancora la forza per affermare che questa sera era la nostra sera. Yildiz trova lo spunto, mette la punta e giù: Rigore. Lo tira lui con personalità, quando era Locatelli il preposto. 3 a 1 e vittoria! La Juve ne fa tre dopo un digiuno troppo lungo.
La partita ci dice che la Juve può. È solo questione di testa, troppo fragile fino ad oggi. Può stasera rappresentare un nuovo inizio? Sabato sapremo se il fuoco sacro è tornato a bruciare. Io ci credo."
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