Di più non si poteva fare?

Di più non si poteva fare?
Oggi alle 01:08Mister Nicolino
di Mirko Nicolino
La Juventus l'aveva preparata bene, ma la qualità di un Real Madrid meno ingiocabile del solito ha comunque alla fine prevalso

La Juventus esce dal campo sconfitta per 1-0 e in maniera onorevole contro il Real Madrid. Molto meglio, ovviamente, rispetto alla gara col Manchester City, ma “a testa alta” non è un trofeo che interessa ai supporters della Vecchia Signora. L’impressione che ha lasciato il match valido per gli ottavi di finale del Mondiale per Club è che più di quanto fatto la squadra bianconera non potesse fare. Lo ha sottolineato anche Igor Tudor al termine della gara: “abbiamo dato tutto”.

Stavolta la strategia di gara scelta dal tecnico croato è parsa azzeccata: nessuna pressione alta, blocco basso e tentativo di sfruttare le transizioni positive basandosi sulla tecnica di Yildiz e Conceicao per poi innescare Kolo Muani. Il turco è stato a tratti incontenibile nella prima frazione di gioco, il francese ha sprecato una clamorosa occasione da gol, mentre il portoghese è stato troppo pasticcione e arruffone, forse anche perché non al meglio atleticamente.

Purtroppo, gli errori di Kelly Cambiaso non hanno consentito di sfruttare alcune risalite che sarebbero potute diventare pericolose. Così, con il passare dei minuti la qualità degli uomini di Xabi Alonso ha preso il sopravvento. Dopo il cooling break del primo tempo e a inizio ripresa è diventato una sorta di Di Gregorio contro tutti, con la difesa della Juventus bassa e in affanno, dopo aver tenuto molto bene per la prima mezz’ora. I Blancos hanno cominciato a mettere palloni in area a ripetizione, con il solo Rugani a svettare in mezzo ai campioni spagnoli, fino alla capitolazione.

Dopo il gol, onestamente, non si è più avuta la sensazione che la Juve potesse riprendere la partita, nonostante il Real non facesse cose trascendentali. I cambi, poi, hanno definitivamente azzoppato le speranze della Signora: Gonzalez ha provato a impensierire Courtois dalla distanza, ma ha spesso litigato col pallone, mentre Koopmeiners, subentrato a Yildiz, è parso da subito stanco e appesantito. Una regressione incredibile rispetto al giocatore ammirato all’Atalanta.

In definitiva, se qualche discussione sui cambi si può giustamente fare, non credo che sarebbe cambiato granché. La squadra è da rafforzare in maniera importante, in ogni settore. E questo Mondiale per Club ha detto che tre innesti non bastano alla Juve per tornare a dire la sua a livello internazionale. Forse, con un po’ di fortuna, potrebbero aiutare per lottare in Italia.