Juventus-Wydad: segnali da non sottovalutare

Juventus-Wydad: segnali da non sottovalutareTUTTOmercatoWEB.com
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Ieri alle 20:35Mister Nicolino
di Mirko Nicolino
Altra vittoria netta, con Yildiz che continua ad alzare il livello, ma la fase difensiva in alcuni frangenti fa venire i brividi

Vittoria netta come all’esordio contro l’Al Ain, anche se il Wydad AC qualche pericolo in più alla difesa della Juventus l’ha creata. I bianconeri sono stati bravi e fortunati a sbloccarla subito con l’autorete propiziata da Yildiz, che poi ha sfoderato fuori tutta la sua classe in occasione della rete del raddoppio. Che il turco sia di un’altra categoria lo sapevamo già, ma in questa posizione meno defilata e più vicino alla punta diventa inevitabilmente più incisivo in fase realizzativa.

Il ragazzo ha numeri importanti e numerose frecce al proprio arco, come dimostra anche il 3-1, in cui ha dimostrato freddezza e tecnica individuale. Insomma, se John Elkann vuole costruire attorno al numero 10 la Juve del futuro ne ha ben donde. Anche se in questo 4-1 finale, completato dal gol su rigore di Vlahovic (entrato benino e con voglia), ci sono dei segnali che né il tecnico croato né la dirigenza devono sottovalutare.

Il gol del momentaneo 2-1 è arrivato su una rimessa laterale battuta dagli avversari sulla trequarti e con la Juve troppo alta in quel momento considerata la posizione del pallone. Come dice spesso Tudor, sono giovani ed è difficile farli stare dietro quando lavori tanto sulla difesa alta e la riaggressione. Fatto sta che se sei la Juventus non puoi prendere quei gol, al termine di un orrore collettivo e una serie di errori individuali.

Inoltre, sia nel primo tempo sia nella ripresa, non sono mancati i soliti brividi, un segnale di continuità negativa con la gestione Motta e le ultime settimane di stagione con lo stesso Tudor. Di Gregorio nel finale è stato bravo in due occasioni (rimproverato Koopmeiners in una delle due per essersi completamente addormentato), ma su ogni angolo o punizione battuti dagli avversari nei pressi dell’area di rigore, c’è sempre stato un calciatore della formazione marocchina che è svettato indisturbato nei pressi di Di Gregorio.

Una situazione che non si poteva risolvere in due giorni, cui però è venuto il momento di porre rimedio. In attesa del ritorno di Bremer, le cui condizioni soprattutto inizialmente saranno tutte da valutare, c’è sicuramente da intervenire sul mercato e lavorare anche sulle marcature. Questione strutturale e metodologica, disse Tudor al suo arrivo, ma per questione di tempo non ha mai cambiato la marcatura a zona. Dopo il Mondiale per Club bisognerà intraprendere una via definitiva per la stagione a venire.