Solida e propositiva
Quella che abbiamo visto in Coppa Italia contro l’Udinese è stata una Juventus solida ma al contempo propositiva. Il possesso palla non è stato quello orizzontale e sterile delle ultime uscite, ma sempre orientato alla ricerca veloce della verticalità. Quando giochi così è più facile portare a casa il risultato, anche se probabilmente di fronte non c’era un avversario irresistibile e sicuramente più orientato a conservare energie per il campionato.
Si sono viste belle trame di gioco, compresa quella che ha portato al vantaggio della Signora nel primo tempo, anche perché tutti si sono mossi tanto senza palla e hanno spesso dato più soluzioni ai compagni. Ci sono stati alcuni errori tecnici endemici, ma per fortuna in percentuale inferiore rispetto agli ultimi tempi. Buona la partecipazione alla manovra di David, che aveva anche segnato un gran gol da posizione assurda, seppur poi annullato per un fuorigioco che ancora lascia perplessità.
A centrocampo Miretti è stato ordinato e intelligente, Cabal meno svagato delle prime gare che ha fatto al rientro dal lungo infortunio. Insomma, i motivi per Spalletti di essere ottimista sono tanti, compresi i subentri propositivi di Joao Mario e Openda, protagonisti dell’azione del 3-0 anche questo poi annullato nel finale. Bene Locatelli, che ha archiviato la notte perfetta con la premiazione per le 200 presenze e il gol su rigore del 2-0. Da difensore centrale probabilmente allungherà la sua carriera, anche se rimane il dispiacere per l’infortunio di Gatti che ha lasciato il campo per una distorsione e con ogni probabilità salterà qualche partita.
Dal punto di vista della proposta di gioco c’è stato indubbiamente qualcosa di più positivo, complici probabilmente anche i due successi precedenti tra campionato e Champions League che hanno ridato serenità nella ricerca di alcune giocate. C’è ovviamente ancora tanto da migliorare, come sottolineato giustamente da Spalletti a fine gara, nella gestione delle situazioni e dei match, soprattutto quando in situazione di vantaggio c’è da far correre gli avversari e sfiancarli, senza concedere loro ripartenze e occasioni da gol. Fa parte di un processo di crescita, ma anche di correzioni strutturali che andranno ricercate sul mercato, qualcosa già a gennaio.
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