Allegri pressa, Marotta e Inzaghi replicano: Juve-Inter è già iniziata

La dodicesima giornata ha confermato il suo status di interlocutoria per le prime due della classe, confermando i 2 punti di ritardo della Juve dall'Inter capolista. La notizia invece riguarda il terreno perso dalle inseguitrici Milan e Napoli, scivolate rispettivamente a -6 e -8 dai bianconeri, quindi 8 e 10 dalla cima. Il Derby d'Italia di scena allo Stadium il 26 novembre dopo la sosta per la Nazionali, assume sempre di più le sembianze di una sfida dal sapore di scudetto. L'argomento ha di fatto acceso la partita con largo anticipo. Il primo ad iniziare è stato Allegri sabato nel post gara con il Cagliari, mettendo pressione sui rivali: “Noi dobbiamo pensare a qualificarci per la Champions, l'Inter invece è stata costruita per vincere lo scudetto”. Immediata la doppia replica dalla sponda nerazzurra. Nel pre gara con il Frosinone, solito refrain dell'ad Marotta: “La Juve è favorita perché può pianificare meglio la settimana”. Nel post ci pensa Simone Inzaghi: “Non mi piacciono le griglie. Ci considerano favoriti per come stiamo giocando”.

Queste le schermaglie verbali. Poi ci sarà la gara. L'Inter da tutti viene considerata in prima fila per la corsa al titolo. Rispetto alla Juve ha una rosa più ampia e probabilmente superiore sotto il profilo tecnico, soprattutto per quanto riguarda i cambi. La capolista da ieri ha anche la migliore difesa, 6 gol incassati contro 7 dei bianconeri. In attacco la differenza è importante in favore di Lautaro e compagni, in rete 29 volte, 12 in più rispetto alla squadra di Allegri. Una sconfitta a testa, giustiziere il Sassuolo per entrambe, 9 gare vinte e 2 pareggiate per Max, 10 successi e un solo X sulla ruota di Simone Inzaghi. Da qui i 2 punti differenza in classifica. Parole e numeri a parte, ci sono altri elementi che potrebbero pesare su Juve-Inter. L'aspetto emotivo/mentale legato ad un match diverso dagli altri è uno di questi. Poi il fattore campo, con lo Stadium tornato a far sentire la sua voce da qualche settimana. La speranza è che sulla sfida bianconerazzurra non incida la prestazione della squadra arbitrale, Var compreso. Confidiamo in Rocchi per designazioni all'altezza.