Avere aspettative basse non significa accettare tutto

Avere aspettative basse non significa accettare tuttoTUTTOmercatoWEB.com
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 05:26Primo piano
di Mirko Nicolino
La stagione della Juventus è iniziata senza assilli, a differenza dello scorso anno, ma dopo cinque pareggi consecutivi, non può essere tutto ok

Che attorno alla Juventus non ci fosse tutto l’entusiasmo dello scorso anno è un dato di fatto. Nell’estate 2024 lo sbarco a Torino di Thiago Motta e degli acquisti concordati da lui e Cristiano Giuntoli (Koopmeiners su tutti) avevano creato aspettative alte, poi purtroppo deluse dal campo. Quest’anno, nonostante gli abbonamenti all’Allianz Stadium siano stati superiori a dodici mesi fa, tutto l’ambiente è pervaso da un sano realismo.

L’obiettivo è quello di provare a giocarsela con tutti, in Italia e in Europa, ma con la consapevolezza di essere indubbiamente indietro. Addirittura, Tudor ha certificato l’inferiorità della Vecchia Signora rispetto ai top club europei parlando di qualche suo calciatore che se ce la mettesse tutta potrebbe ambire a trasferirsi al Manchester City o al Real Madrid. Lo stesso tecnico croato, poi, ha lamentato l’assenza di calciatori che si prendano le responsabilità nei momenti topici delle partite.

Insomma, siamo una squadra inesperta e che deve fare un percorso, ci dicono dall’interno, ma questo non significa che si debba accettare a prescindere il ridimensionamento. Dopo l’ottimo avvio, infatti, la squadra si è smarrita, ma si vuole far passare che si stia facendo il massimo e che l’entusiasmo sia ancora alle stelle, come dicono i giocatori. Sarà un modo per motivarsi nei momenti difficili, ma è normale che chi sta attorno si aspetti di più.

Perché va bene il calendario penalizzante, gli episodi arbitrali avversi e tutto il resto, ma la Juve è sempre la Juve e se quelli che accampano scuse sono i perdenti, non sembra proprio il caso entrare in quella categoria. La sosta, con tanti nazionali che hanno lasciato la Continassa, servirà proprio a rinfrescarsi le idee all’interno dello Juventus Training Center, nella speranza che allenatore e dirigenza trovino una linea comune che sembra essere smarrita. Non si può snobbare la Champions come sembra si sia fatto fin qui e non si può non puntare almeno al 3°/4° posto. Di conseguenza, la comunicazione di tecnico e giocatori, dopo cinque pareggi consecutivi, non può essere quella che si è fatto il massimo e va tutto bene così.