Cobolli Gigli a RBN: "Agnelli-Juve, avventura finita. Comolli impari l'italiano. E su Spalletti dico..."
Ospite a Radio Bianconera, nel corso di Fuori di Juve, è stato l'ex presidente Giovanni Cobolli Gigli, che è partito dalla Nazionale: "Il momento è molto triste. Ho anche l'impressione che i giocatori convocati non sentano più la Nazionale come una volta. Hanno preso 4 gol dalla Norvegia nel secondo tempo, è una cosa che non dovrebbe accadere all'Italia. C'è un problema di organizzazione che non funziona. E' stato scelto un allenatore grintoso, ma non è detto che in poche settimane possa incidere sul loro carattere. E' triste, ma se guardiamo le formazioni dei club di Serie A, è già tanto se ci sono 3 giocatori in campo italiani. Il problema è che siamo in mano a giocatori stranieri ma la Nazionale ne risente, perché mancano possibilità per giocare da parte degli italiani".
Passando alla Juve, ha parlato di Andrea Agnelli e della fine della squalifica: "Lo vidi da piccolo quando tornai dopo un viaggio in India con il padre Umberto. Io personalmente ritengo che l'avventura di Andrea alla Juve dovrebbe essere finita, perché tutti i ritorni sono sempre più difficili. Bisognerebbe trovare qualcosa di nuovo. Il deus ex machina è sempre Elkann, che ha trovato Comolli che a vederlo sembra un sergente maggiore, poco comunicativo ma determinato. Mi auguro stia studiando l'italiano per sapersi esprimere in qualche conferenza. Il problema della Juve è anche di società, e l'unica persona apprezzabile è Chiellini, che sta facendo una fatica enorme, secondo me, per aiutare, con la sua esperienza, tutte le nuove persone in società".
E su Comolli ha continuato, parlando degli algoritmi: "Non l'ho capito quel discorso, ma se lo ha spiegato a Elkann, lo avrà capito lui e basta. Il mondo dello sport è fatto di sudore, corsa, e ha poco a che vedere con gli algoritmi. Non può essere capito da uno sportivo normale come me".
Tornado alla squadra, il commento sull'arrivo di Luciano Spalletti: "Mi dispiace per Tudor, ha fatto del suo meglio e ha portato comunque la Juve in Champions. La sensazione è che non avesse raggiunto una buona sintonia con il nuovo management. Spalletti sappiamo tutti chi è, è un tecnico di esperienza, ma con un buco molto pesante, ossia quello che ha fatto con la Nazionale. Spero che riavendo trovato equilibrio agisca in maniera meno imperativa rispetto a quanto fatto con l'Italia. Poi ho sentito voci di ritorni, di Conte, ma è assurdo. Si deve dare fiducia a Spalletti".
Sulla sfida alla Fiorentina ha detto: "Non so dire chi schierare. Abbiamo già avuto problemi con gli acquisti di Giuntoli, forse Spalletti ha trovato la posizione giusta per Koopmeiners e vuol dire almeno recuperare un investimento". Infine sul rinvio a giudizio di ADL e del Napoli per le plusvalenze fittizie: "Mi sembra giusto che, se ci sono le motivazioni per incriminarlo, che si vada avanti. Ha degli ottimi avvocati e una capacità dialettica convincente, vedremo come ne uscirà. Chi ha pagato è solo la Juventus".
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