Lewandowski, la Juve fa sul serio: Comolli prepara il colpo d’esperienza

Il calcio non ha memoria lunga, ma certi nomi restano scolpiti. Robert Lewandowski è uno di quelli. Trentassette anni e il vizio del gol intatto, la schiena dritta, il passo ancora felpato di chi ha imparato a sfidare il tempo più che gli avversari. A Barcellona continua a segnare, con la solita regolarità che sa di mestiere e orgoglio. Ma il contratto scade nel 2026 e la porta — stavolta — sembra davvero aperta.
La Juventus, che in questo periodo si sta ricostruendo con pazienza e idee, guarda a lui con rispetto e tentazione. Non è una voce da bar di periferia: è un pensiero concreto nei piani di Damien Comolli, che vuole dare a Tudor un punto di riferimento, un leader tecnico e mentale in un gruppo giovane che cerca ancora un’identità. Il Barcellona deve ancora versare venti milioni al Bayern Monaco per il cartellino, dei 45 milioni concordati per l'acquisto, e i conti dei blaugrana scricchiolano. In Catalogna non parlano di rinnovo, anche perché il tempo, lì come ovunque, costa. E allora ecco l’idea: portare Lewandowski a Torino.
Non un investimento, ma un segnale. Classe, esperienza, carisma: tre parole che la Juve ha scritto nei suoi muri. Lewandowski accanto a David e Openda — due ragazzi da formare — suonerebbe come un corso accelerato d’orgoglio. Perché le grandi squadre non si ricostruiscono solo con i giovani talenti, ma anche con chi ha già attraversato le tempeste e sa come uscirne. E se il tempo, come dicono, è il vero avversario di ogni attaccante, Lewandowski ha dimostrato di saperlo dribblare con eleganza. La Juve lo osserva. E, forse, lo sogna.
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