Mauro a RBN: “La Juve dovrebbe fare un patto con i tifosi: avviare un progetto tecnico serio e duraturo basato su gioco e giovani, chiedendo in cambio un po' di pazienza”

Mauro a RBN: “La Juve dovrebbe fare un patto con i tifosi: avviare un progetto tecnico serio e duraturo basato su gioco e giovani, chiedendo in cambio un po' di pazienza”TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 8 dicembre 2022, 16:13Primo piano
di Alessio Tufano

Ospite di “La Juve in Gol” su Radio BiancoNera, l'ex calciatore Massimo Mauro, oggi commentatore ed opinionista televisivo, ha parlato del presente della Juventus senza disdegnare però un salto nel passato ricordando la Coppa Intercontinentale che vinse esattamente 37 anni fa

IL RICORDO DELL'8 DICEMBRE 1985 - “Avevamo una grande squadra e due individualità impressionanti, Platini e Laudrup. Fu un'esperienza straordinaria. Io, se posso raccontare un aneddoto che non ho mai rivelato, ammetto di non essermela goduta a pieno. Ero molto incazzato perchè a 20' dalla fine Trapattoni mi sostituì nonostante avessi fatto un grande primo tempo. Anche se con il tempo ho capito che il gruppo vale più dei singoli, ammetto che pur essendo stato enormemente felice, non me la sono goduta fino in fondo. Era la Juve più forte di sempre? Non penso, credo che le squadre che si contendono quel titolo nella storia della Juventus siano due: quella con Bettega, Rossi, Platini, Boniek, che in difesa aveva due fuoriclasse assoluti come Scirea e Cabrini, e poi quella del '96 del tridente Vialli-Del Piero-Ravanelli, che ha vinto praticamente tutto ed è stata una squadra bellissima da vedere ma anche di un'umiltà e una cattiveria nel ricercare la vittoria incredibile”.

UNA JUVE INCAPACE DI RINNOVARSI - Venendo alla Juve di oggi, secondo Mauro qualcosa si è perso quando tanti campioni sono venuti a mancare senza che ci sia stato il ricambio necessario: “Le grandi squadre quando i campioni lasciano devono essere brave a farsi trovare pronte, a premunirsi con giovani che possano in futuro prendere in mano la squadra, la Juve non l'ha fatto, ma si è affidata a giocatori anzianotti e costosi. La Juve ha fatto fatica a sostituire degnamente giocatori del calibro di Pirlo, Marchisio, Buffon e Barzagli che erano importantissimi anche a livello di spogliatoio perchè garantivano l'ossatura italiana che può trasmettere a pieno il dna che ha sempre contraddistinto la Juventus. Oggi, dopo una partenza stentata, mi piace la grinta che ci sta mettendo la squadra a trovare la strada giusta, grazie ad Allegri e anche alle parole dette qualche tempo fa dal presidente. Adesso si spera che il giocatore più importante inizi a fare almeno una partita”. Il riferimento nemmeno tanto velato è a Pogba: “Se prendi un giocatore del genere devi essere sicuro che sia affidabile, altrimenti è un errore grave, che pesa sia a livello tecnico che economico. La storia recente di Di Maria e Pogba è quella di due giocatori che non hanno giocato con continuità, sono bravi ma non affidabili".

IL PATTO CON I TIFOSI - La rimonta Scudetto? Si può tentare di prendere pochi gol e farne di più per vincere e a livello di rosa mi sembra una squadra costruita per questo. In linea di massima mi piacerebbe però che la Juventus facesse un patto con i suoi tifosi, quello di costruire un progetto tecnico che può essere la vera forza di questa squadra chiedendo in cambio un po' di pazienza. Un gioco importante, dei giocatori giovani che si devono guadagnare la pagnotta e non giocatori milionari e già affermati, anche i tifosi devono capire che il vento è cambiato e non si può correre dietro a corazzate come PSG e City a quelle cifre, un po' come ha fatto il Milan l'anno scorso e come sta facendo in questa stagione il Napoli, che ha costruito nel tempo la squadra che ha oggi, inserendo buonissimi giocatori nell'impianto giusto che permette loro di esprimersi al meglio”.