Padovano: "Vlahovic padrone dell'attacco. Sono incuriosito da Zhegrova. Koopmeiners? Difficile recuperarlo"

In un'intervista esclusiva concessa a Tuttosport, l'ex calciatore bianconero Michele Padovano ha analizzato le prestazioni collezionate dalla Juventus di Igor Tudor prima della sosta per le Nazionali, concentrandosi sui numeri messi a segno dal suo reparto più avanzato, in cui darebbe maggiori chance a Edon Zhegrova, e sulle evidenti difficoltà registrate da Teun Koopmeiners nel corso della sua esperienza a Torino. Questo è un estratto delle parole di Padovano:
"La Juve non perde mai. A questo punto della stagione è comunque un fatto da sottolineare: significa che la squadra ha uno spirito corretto, sa farsi valere nei momenti complicati e riesce ad alzare la testa quando è sotto. Poi, certo, contro il Milan ci voleva un centrocampista in più. Un regista vero, che sappia impostare l’azione e che dia un po’ di verticalità al gioco.
L'attacco? David e Openda si stanno semplicemente rendendo conto che la Juve è un mondo a parte. Lilla e Lipsia, con tutto il rispetto, sono un’altra cosa. Bisogna dare tempo ai nuovi di ambientarsi, anche se ritengo che sia in generale la squadra ad essere in una fase di assestamento. La crisi dell’attacco è una conseguenza dei piccoli intoppi anche degli altri reparti.
Vlahovic? Per me resta il principale padrone dell’attacco. Ha i mezzi per essere decisivo. Secondo me quest’estate ha fatto uno scatto mentale importante, non era facile rimanere connessi nonostante le voci di mercato. Gli darei fiducia totale: ha dimostrato che il tema rinnovo non lo condiziona in alcun modo a livello di rendimento.
Se Como e Real Madrid saranno banchi di prova decisivi per Vlahovic? Sì, ma Tudor sa come gestirlo. Dovrà capire come dosarlo e in che maniera poterlo esaltare.
Se la concorrenza tra Vlahovic, David e Openda può diventare un problema? A me la concorrenza stimolava tanto, non mi ha mai penalizzato. David ha sempre fatto gol: tornerà a farne di sicuro. In Italia ti raddoppiano costantemente, in Francia hai molto più spazio. Poi, chiaramente, c’è un discorso di pressione: alla Juve le responsabilità aumentano a dismisura.
Recuperare Koopmeiners? Dopo un anno e mezzo d’attesa la vedo veramente difficile. Probabilmente non si trova a proprio agio a livello di ambiente, non penso sia un problema legato al ruolo. L’ho già visto in diverse posizioni, ma c’è sempre qualcosa che non gira come dovrebbe. Normale fare delle riflessioni.
Su quale giocatore scommetterei? Sono incuriosito da Zhegrova: penso che meriti di essere lanciato. Tudor sta solo aspettando che trovi la condizione migliore possibile, visto che è stato fermo per parecchio tempo: non è facile riprendersi dopo uno stop così lungo, ma ha qualità fantastiche".
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