"Dove sta Zaza'?"
Al San Paolo cinque mesi prima Sarri era dodicesimo, Allegri invece faceva tredici. Tredici, come il 13 Febbraio 2016. E' una data che il bianconero non dimenticherà mai, tra le bugie e le accuse della solita Napoli Azzurra e la forza e l'onore dell'Italia juventina. Partenopei da primi della classe allo Stadium, Juve calda per il sorpasso.
Noi cosi': Buffon, Licht, Barzagli, Bonucci, Evra, Cuadrado, Khedira, Pogba, Marchisio, Dybala, Morata ... Napoli con Gonzalo e tanta voglia di rallentare la nostra sfrenata corsa verso l'ennesimo trionfo. Pubblico da brividi, la Sud più che mai al fianco del carrarmato sabaudo, tifosi Azzurri sparsi ovunque nello stadio e rispettati, come giusto debba essere.
Partita tirata, tesa, nel gelo torinese lo spettacolo stenta a decollare. Napoli più accorto, Juve che aspetta l'attimo fuggente, non se ne esce. Ma al minuto 58° esce Morata, entra Simone. Nessuno tenta il colpo, in tribuna si mugugna: "il solito Allegri". Ore 22.27, qualcuno ha gia' preso la via verso casa, sembra tutto scritto, ma non per Simone da Policoro. Palla buttata avanti da Sami, Alex Sandro la spizza alla brasiliana, Zaza prende la mira col suo mancino, palla leggermente deviata e.... Il finale lo conoscete tutti: "88°dove sta Zaza'?" Voglio dedicare questo "Storie di Juve" al Maestro Bruno Bernardi, quanti abbracci quella gelida notte, quanta juventinità.
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