Lo scudetto di Bergamo
E' forse una delle Juventus più belle, toste e vincenti. I bianconeri che si presentano da campioni d'Europa ai blocchi di partenza della stagione 1996.97 sono una squadra profondamente rinnovata. Via Ravanelli, Vialli e Paulo Sousa, pilastri del percorso fino all'apogeo di Roma; dentro Boksic, Vieri, Amoruso, e un franco algerino dai piedi magici per regalare delizie ai palati fini del football. In pochi credono ad una compagine ancora vincente, ma già da subito arrivano risposte diverse. Dettiamo legge ovunque, da Manchester a Tokyo i bianconeri attraversano il pianeta calcistico riportando a casa Coppe e Supercoppe: è spettacolo vero. In campionato vogliamo riprenderci lo scudetto cucito sul petto rossonero. Proprio a Milano contro il diavolo ci confermiamo dittatori del calcio nazionale ed internazionale con un meraviglioso 1-6 che segnerà per sempre la storia del nostro club. Arriviamo vicini al traguardo con un' altra Finale di Champions League sull'orizzonte bavarese e con un grande desiderio di tornare padroni dello stivale.
A Bergamo vogliamo chiudere la pratica prima di volare in terra tedesca per sfidare i panzer vestiti di giallonero. È il 23 Maggio 1997, si gioca di venerdì, un certo Super Pippo Inzaghi già promesso sposo della Signora porta in vantaggio i nerazzurri, la gara diverte il pubblico, il popolo bianconero spinge per quel gol del pareggio che potrebbe bastare per il 24° trionfo tricolore. Secondo tempo con una Juve subito aggressiva, c'è voglia di chiuderla li e anche di corsa. Minuto 54: palla sporca in area e zampata di un giovane difensore arrivato dal sud con una valigia piena di speranze, il suo nome e' Mark Iuliano. Pareggio e scudetto sono nostri, la bellissima corazzata di Marcello Lippi vince un titolo indimenticabile nella primavera bergamasca.
Iscritta al tribunale di Torino al n.70 del 29/11/2018
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore responsabile Antonio Paolino
Aut. Lega Calcio Serie A 21/22 num. 178