Allegri: “Quella volta che potevo andare all'Inter e scelsi di nuovo la Juve”

Massimiliano Allegri, con il solito mezzo sorriso da uomo che di tempeste ne ha viste parecchie, alla vigilia del derby ha tirato fuori una storia che nessuno ha mai davvero sentito raccontare così, a microfoni aperti. Una storia di scelte, notti insonni e chiamate pesanti come macigni. “È risaputo,” ha detto l’allenatore del Milan, “che nell’anno in cui sono tornato alla Juventus, in una notte mi sono trovato davanti a un bivio: andare alla Juve, andare all’Inter o andare al Real Madrid”. Una frase che, nel tempismo pre-derby, pesa quanto un pallone scagliato sotto l’incrocio.

Poi un passaggio su Giuseppe Marotta, che oggi guida proprio l’Inter: “Con lui ci siamo tolti grandi soddisfazioni alla Juventus. Sta facendo un lavoro straordinario all’Inter”. Zero polemica, tanto rispetto, anche per la sua vecchia squadra. Ma anche una linea di pensiero che Allegri non ha mai tradito: “Per vincere le partite bisogna essere pragmatici e concreti”. Il tecnico rossonero si presenta al derby con un carico di realismo, forse una punta di malinconia e quella filosofia tutta sua, che non tradisce mai: correre meno dietro alle mode, più dietro ai risultati. Ed è così che Allegri, anche stavolta, fa parlare la cronaca… ma un po’ anche la storia.