Birindelli: "Alla Juventus manca continuità. La responsabilità di giocare per questa maglia va allenata ogni giorno..."

Birindelli: "Alla Juventus manca continuità. La responsabilità di giocare per questa maglia va allenata ogni giorno..."TUTTOmercatoWEB.com
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di Claudia Santarelli
L'ex calciatore, Alessandro Birindelli, racconta Spalletti e parla della sfida di questa sera tra Pisa e Juventus.

Questa sera la Juventus dovrà affrontare il Pisa, una sfida che potrebbe dire tanto su questa squadra. Una vittoria rimetterebbe la squadra di Spalletti in corsa per alcuni obbiettivi. Di questo ne parla anche l'ex calciatore, Alessandro Birindelli, nel corso di un'intervista rilasciata ai microfoni de la Gazzetta dello Sport

"Luciano ha sempre avuto curiosità e determinazione. Cercava qualcosa di diverso, si inventava soluzioni nuove già nei primi anni da allenatore. Durante la scalata dalla C alla Serie A mostrava intuizioni importanti: facevano già parte del suo repertorio. Aveva sempre qualcosa da inventarsi. Era un collante per noi giovani, un giocatore d’esperienza con grande visione. A fine carriera aveva qualche problema fisico, ma arrivava sempre prima con la testa. Aveva letture di gioco diverse dagli altri. Dentro e fuori dal campo garantiva leadership".

"Juventus da ricostruire? Ho vissuto una Juventus forte, con il “non mollare mai” nel DNA. Andarsi a prendere la vittoria, anche in maniera sporca. A volte queste caratteristiche vengono meno e per chi ha vissuto il club per anni è strano. Fare paragoni però è inutile: cambiano i tempi, la comunicazione, le regole. Mi piacerebbe rivedere una Juve dominante soprattutto nell’atteggiamento".

"Cosa manca oggi alla Juve? La continuità. Puoi perdere o vincere, ma l’atteggiamento non può cambiare da una partita all’altra. Questo up and down non deve esistere. La responsabilità di giocare per questa maglia va allenata ogni giorno, con persone che ti ricordano quanto sia importante".

"Pisa-Juve piena di insidie? Chi arriva a Pisa trova un ambiente caldo, si percepisce in campo. I tifosi non accompagnano solo durante la partita, ma per tutta la settimana: dalla rifinitura fino allo stadio. Chi pensa di fare una passeggiata, trova difficoltà. È già successo e succederà ancora"