Celsi a RBN: "Su Bremer è cominciata un'assurda caccia al responsabile che a parer mio non c'è..."

Il caso Bremer è ancora al centro della scena in casa bianconera. Il difensore brasiliano che si è sottoposto oggi ad un intervento chirurgico al menisco del ginocchio sinistro, divide l'opinione di tanti ed è cominciata anche la caccia alle colpe e responsabilità. Una caccia alle streghe dalla quale si tira fuori il preparatore atletico Mimmo Celsi intervenuto oggi su Radio Bianconera nella trasmissione "Cose di Calcio" condotta oggi da Paolo Rossi: "Mi preme sottolineare che il giocatore prima di rientrare in campo è stato sottoposto ad un lavoro lungo e certosino. Test con dinamometri ed esercizi specifici che testano la stabilità del ginocchio alle varie sollecitazioni, quindi il giocatore va in campo solo dopo che si sono fatti tutti i controlli del caso, e questo è un primo punto da chiarire e tenere bene a mente. Seconda cosa da tenere in considerazione è che il calcio è uno sport che prevede quasi mille e cinquecento cambi di direzione a partita per singola articolazione e stiamo parlando di eventi per di più ad altissima intensità, mi viene difficile pensare che con tutte queste torsioni si possa fare una prevenzione ad un possibile problema al menisco, anche perché menisco, tendine rotuleo, legamenti collaterali e crociati dipendono soprattutto da una torsione innaturale che spesso è figlio di perturbazioni quindi di scontro specifico in cui il corpo viene sbilanciato da un contrasto e probabilmente in quel contrasto l'arto può lesionarsi".

Celsi prova ad allontanare colpe specifiche: "Certo, può succedere che una partita in più e uno stress in più il giocatore può essere esposto ad un infortunio però ho la sensazione che ci sia quasi la volontà di trovare per forza un colpevole. Ma credo onestamente che Bremer si sia fatto male più in allenamento che in partita".