Dopo Cabal e Bremer si ferma anche Pedro Felipe: il destino spinge Tudor al cambio di modulo

Dopo Cabal e Bremer si ferma anche Pedro Felipe: il destino spinge Tudor al cambio di moduloTUTTOmercatoWEB.com
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Oggi alle 13:03Primo piano
di Vincenzo Marangio

Continua l'emergenza in casa Juventus, principalmente nel reparto difensivo. Dopo l'infortunio occorso a Cabal contro il Villarreal e l'intervento al menisco cui è stato sottoposto oggi Gleison Bremer, è arrivata anche la notizia dello stop, per almeno due settimane, dell'altro brasiliano, Pedro Felipe, deputato ad essere integrato in prima squadra per aumentare il numero dei centrali a disposizione di Igor Tudor. Piove sul bagnato, dunque, quasi come un grottesco segno del destino che spinge (dovrebbe perlomeno) Tudor ad ipotizzare un necessario cambio modulo.

Con solo quattro difensori centrali di ruolo, (Gatti, Kelly, Rugani e Kalulu), giocare con la difesa a tre significa avere un solo eventuale cambio a gara in corso, senza parlare di eventuali altri infortuni che la Juventus spera di scongiurare ma che, visti i tempi, è sempre da temere. Prevenire è meglio che curare, si dice, e allora pensare di schierare una difesa a quattro darebbe fiato a chi ha giocato sempre in difesa, possibilità di un doppio cambio e la possibilità, soprattutto, di esplorare nuove strade. La duttilità di Kalulu, che può giocare da centrale o da esterno di fascia; di Cambiaso, che può giocare sia a destra che sinistra e l'esperienza di Rugani dovrebbero indurre Tudor ad elaborare una difesa con due centrali in campo e due in panchina pronti a subentrare con Cambiaso sulla destra (cosa che avviene spesso in Nazionale) e il redivivo Kostic a sinistra, una soluzione che porterebbe a schierare un centrocampo a tre che potrebbe magari far sentire più a suo agio Koopmeiners "protetto" da Thuram e Locatelli. In attacco, invece, i problemi non sussistono con sei attaccanti per tre eventuali posizioni e la possibilità di schierarli in diversi moduli: uno dietro due; due dietro uno o tre sulla stessa linea.

Il tutto in attesa del recupero degli infortunati, presumibile nel nuovo anno; del recupero di Miretti (magari più immediato) a dare man forte alla linea mediana del campo e dell'apertura del mercato invernale che potrebbe permettere a Comolli di correre ai ripari. Ma, intanto, la prima inevitabile soluzione è quella di trasformare necessità in virtù e cambiare modulo. Da problema ad opportunità...