Graziano Campi: "Questa Juve è stata costruita come su Football Manager"

Parole dure, quelle di Graziano Campi, giornalista e opinionista juventino. In un’analisi senza sconti, Campi mette di nuovo sotto accusa l’intero progetto bianconero, a partire dal nuovo allenatore: “Spalletti staremo a vedere, ma il contratto che ha firmato lascia intuire che il progetto è a brevissimo termine, destinato a logorarsi quando i risultati faticheranno ad arrivare”. 

Campi punta il dito anche contro il dirigente francese Damien Comolli, ironizzando sulla tempistica della scelta tecnica e sugli acquisti sbagliati di giugno: “Comolli parla di una ‘scelta presa il lunedì’, come una squadra di metà classifica. ‘Accetti otto mesi?’ ‘Sì’. ‘Assunto’. O è incoscienza, o è superficialità”. La squadra in generale sembra costruita come su Football Manager, insiste ancora il giornalista, ovvero due giocatori per ruolo, con le statistiche al posto del carattere, dell’empatia e dell’adattabilità, "e la distanza dalle squadre vincenti si vede tutta”.

Poi la raffica sui giocatori, a iniziare da Yildiz: “Tre allenatori lo vedono esterno, chi lo sogna seconda punta se ne faccia una ragione. Carino, ma poco concreto”. Su Koopmeiners: “Gioca a nascondino. Dice di voler stare più indietro, ma intanto non salta mai sulle palle alte. Quando arriveranno i centravanti fisici, chiederà di giocare in porta”. E ancora: “Gatti, Locatelli e Cambiaso non sono leader tecnici. Hanno voce, ma non carisma”. Unico promosso: Dusan Vlahovic, definito “un capitano serio, uno che gioca, si impegna e non fa polemiche”. Una diagnosi netta, firmata da chi la Juventus la conosce bene: “La Juve è ancora lontana dall’essere guarita.”