Allegri e i suoi detrattori

Allegri e i suoi detrattori
sabato 18 marzo 2023, 07:55Editoriale
di Claudio Zuliani

La Juventus passa il turno di Europa League con un totale di 3-0 nei confronti del Friburgo e il giorno dopo pesca lo Sporting Lisbona ai sorteggi. La preoccupazione, tanto per cambiare, è sempre la stessa: Allegri e il gioco della squadra. Capisco che dovremo morire con questa divisione interna fino alla fine della seconda esperienza sulla panchina bianconera del nostro allenatore ma possiamo, almeno quando si vince, parlare del risultato ottenuto? È vero che la Juve non si può paragonare alle altre squadre italiane per storia, obiettivi, numero di tifosi e aspettative. È vero che gli ultimi due anni sono contornati da zero titoli e molte partite senza brillantezza in campo. E’ vero che Max sta trovando molte più difficoltà del previsto. È vero che su alcuni giocatori ha sbagliato valutazione. È tutto vero, ma sono vere anche le circostanze e il periodo che ora viviamo. Una squadra che lotta senza sapere per che cosa gioca. Una campagna mediatica costantemente destabilizzante.

Una virtualità social dove il più gentile ci vorrebbe radiare. Quale altro allenatore sarebbe stato in grado di salire posizioni in classifica motivando i giocatori con dei mini obiettivi di volta in volta. Quale altro allenatore sarebbe stato capace di far digerire alla squadra l’Europa League passando due turni senza tante discussioni. Quale altro allenatore saprebbe ribattere ,con ironia e prontezza, a chi gli manda Report in conferenza o gli avvocati con la “cravatta azzurra” a fargli domande post sentenza. Insomma, juventini, vogliamo concederci una tregua fino alla fine di questa avventura?