Allo Stadium tornano i tifosi e il sostegno ma non le bandiere e i tamburi

Allo Stadium tornano i tifosi e il sostegno ma non le bandiere e i tamburiTUTTOmercatoWEB.com
lunedì 18 settembre 2023, 19:24Editoriale
di Antonio Paolino
Grande prestazione della squadra bianconera supportata dal ritorno del pubblico a cui però è stato negato l'uso di tamburi e bandiere

“Più forti insieme” o per chi preferisce quel pizzico di inglesismo che rende tutto un po' più snob “Stronger together”, così come ha dimostrato di essere la Juve vista contro la Lazio. Intanto diamo il triste annuncio per chi ci ha campato sopra per tanti anni e soprattutto per chi era convinto che il "sarrismo" fosse una pratica calcistica innovativa, ma inapplicabile solo alle latitudini della squadra più titolata in campo nazionale. L'ultimo scudetto bianconero risale proprio a quattro anni fa quando Sarri decise di vincere facile superando, a dire il vero, anche l'insidia extra-campo della pandemia. Poi il ritorno al passato dove la pratica ha insegnato, anche al suo ego, che senza bravi (e tanti) giocatori non vai da nessuna parte. Senza di loro puoi competere, ma deve andarti proprio tutto bene e tutti devono essere in grado di seguirti, altrimenti è l'inizio della fine. Non siamo qui per smontare, ma neanche per demonizzare chi agisce seguendo altri criteri. La Lazio di Sarri, allo Stadium, ha avuto difficoltà a mostrare il proprio lato forte e contro Allegri ha sofferto di più che con altri allenatori. Voi come ve lo spiegate? La sfortuna, gli arbitraggi, il calendario non valgono come spiegazioni plausibili. Soprattutto nell'ultimo incrocio dove la differenza l'hanno fatta la volontà e l'orgoglio bianconero ferito da quanto successo l'anno scorso. Ma questa volta c'è stato un qualcosa di più che ha aiutato a spingere la squadra verso la vittoria: il pubblico. Meglio specificare: il pubblico amico e non ostile alle prime difficoltà in campo. 

Tifosi – Il vero tifoso non è quello che non si lamenta mai, ma neppure quello sempre in pieno conflitto con quanto accade. Lo definisco il tifoso insoddisfatto perché convinto di essere sempre nel giusto pur di dare contro, anche quando si vince. L'esempio lampante è la vittoria netta ottenuta con la Lazio in cui però i riflessi negativi avranno portato ad evidenziare – in alcuni - il basso possesso palla della Juve al pari dei pochi tiri in porta. Quasi come se il risultato (ampio) contasse meno di qualsiasi altro dato inutile della partita. Anche qui come ve lo spiegate? Io passo.
E non è il secondo posto, dopo quattro giornate, a farmi montare la testa.

Bandiere - I tifosi si sono visti negare la possibilità di entrare allo Stadium con bandiere e tamburi per pretestuosi “vizi” formali evidenziati da chi dovrebbe invece autorizzarli. Negati gli attrezzi del mestiere, hanno tuttavia sostenuto la squadra per tutta la durata della partita. Vincere non è mai scontato, ma sentire l'appoggio del pubblico è sempre importante. Allora c'è da capire perché non sono state fatte entrare tutte le bandiere viste all'esterno prima dell'inizio del match e per le quali, c'è da crederci, erano state inoltrate le necessarie richieste formali. Insieme si vince, ma ancor più facilmente ricostruendo un rapporto tra società e parte (sana) del tifo. Di tempo ne è passato fin troppo, ma qualcuno sembra non aver fretta. Ne parleremo oggi su @Radiobanconera in Cose di Calcio.