C'è una stagione da provare a salvare. Chi non se la sente faccia subito un passo indietro.

C'è una stagione da provare a salvare. Chi non se la sente faccia subito un passo indietro.TUTTOmercatoWEB.com
martedì 27 settembre 2022, 15:32Editoriale
di Alessandro Santarelli

L’aria fresca e leggera che evidentemente si respira nelle nazionali sta per passare e tra qualche ora i giocatori si ritroveranno alla Continassa. Con quali prospettive? Sarà sempre tutti contro tutti oppure gli interessi personali finiranno in secondo piano per provare a raddrizzare la barca? Come vi avevamo anticipato a Radio Bianconera, dopo la sconfitta rovinosa con il Monza non è accaduto niente, Allegri è rimasto al suo posto e almeno per ora non sono previsti cambi.

I conti in rosso, certificati dal recente Cda, rafforzano la sua posizione, dunque sarebbe bene che gli attori di questo momento buio della Juventus provassero a stringere un patto per arrivare almeno fino alla sosta di novembre nel miglior modo possibile.  Guardare al presente senza fare programmi per il domani, giocare gara dopo gara con dignità e orgoglio. Riusciranno i nostri “eroi” in questa impresa? Sono sincero, dovessi ad oggi scommettere un euro su questo scenario, non lo farei, ma la speranza è che almeno ci si renda conto che le umiliazioni simil Monza, non toccano soltanto i tifosi, ma anche e soprattutto chi indossa, in questo momento in maniera molto poco onorevole, la maglia bianconera.

In questi giorni di “libera uscita” dalla Continassa abbiamo letto e visto molto: interviste, post sui social, accuse, ma soprattutto abbiamo visto giocatori trasformati come se la maglia bianconera in questo momento fosse un peso. Difficile spiegare altrimenti prestazioni scadenti in campionato che diventano improvvisamente ottime, il famoso rospo che si trasforma in principe nel giro di poche ore.

Certo, Allegri ha le sue responsabilità, anzi è il primo a doversi fare un approfondito esame di coscienza, tra scelte di campo sbagliate e “chiacchierate” tra amici assolutamente inopportune, ma le clamorose trasformazioni di alcuni giocatori tra club e nazionale hanno davvero poco di incoraggiante. Capiremo subito domenica sera se sono frutto del caso, di un diverso modo di giocare oppure se....

Nel frattempo c’è una stagione che a fine settembre dobbiamo già definire da salvare. Se immaginare una rimonta nel girone di Champions è davvero difficile, almeno in campionato non è ipotizzabile l’idea di gettare già ora la spugna. Bologna e Milan ci diranno se questo gruppo si è fatto almeno un esame di coscienza, al di là delle lacrime sotto la curva che sinceramente lasciano il tempo che trovano. Non ci interessa come, ma pretendiamo una risposta in campo, una risposta serie decisa e rispettosa. L’amore dei tifosi non lo si conquista, anzi non lo si riconquista con i post sui social o le scuse dopo le sconfitte, ma dando l’anima in campo a prescindere dal clima all’interno dello spogliatoio.

Sia chiaro,nessuno è obbligato, ma almeno chi non se la sente, chi non vuole, o chi antepone l’interesse personale o della Nazionale,  al bene della Juve, abbia il coraggio di fare un passo indietro.