Pogba, una situazione più umana che professionale. Ma la Juve non aveva bisogno di un nuovo caso

Pogba, una situazione più umana che professionale. Ma la Juve non aveva bisogno di un nuovo caso TUTTOmercatoWEB.com
martedì 12 settembre 2023, 15:33Editoriale
di Alessandro Santarelli

Punto a capo. Rieccoci precipitati dentro il frullatore. “Sono Stanco” ci ha scritto a caratteri cubitali un ascoltatore di Radio Bianconera. Come dargli torto? No, la vicenda Pogba adesso proprio non ci voleva, a prescindere da come andrà  finire. Lo dico subito, sto dalla parte del ragazzo: attenzione, questo fino al momento della chiusura delle “ indagini”. No, non me la sento adesso di sparagli contro, sport già diventato nazionale, alimentato dai soliti noti, quelli che farebbero bene a guardarsi in casa propria prima di esprimere giudizi e ergersi a paladini della moralità. Non sono mai stato tenero, e lo sapete bene, in questo periodo con Pogba, tante scelte sbagliate e incomprensibili per un professionista.

Tanto meno con la società, che un anno fa si è preso un rischio enorme, riportando a Torino un giocatore che negli ultimi anni era stato più in infermeria che in campo. Ho pure sperato, e anche questo lo sapete bene, in una sua cessione magari in Arabia, ma oggi lo difendo dal processo mediatico che si è scatenato. Ha sbagliato? Se sarà confermato, ovviamente ne pagherà le conseguenze con tanto di possibile rescissione del contratto ( che probabilmente sanerebbe tutte le questioni) ma per ora ritengo sia giusto aspettare quello che emergerà nelle prossime ore. Certo, sono deluso, amareggiato e stanco, soprattutto perché tutto questo caos alla fine rischia di ripercuotersi sulla serenità della squadra, che per il sottoscritto resta il bene primario.

Pogba è un ragazzo in difficoltà, dentro e fuori dal campo. Un ragazzo, perché anche se privilegiato, milionario e benestante, sempre un ragazzo resta, che forse con la scomparsa di Mino Raiola, ha perso il suo vero punto di riferimento. Pogba è un ragazzo che vorrebbe oggi spaccare il mondo, che vorrebbe ritrovare un minimo di serenità, un ragazzo che forse lotta con una serie di fantasmi del passato, sia belli che brutti, che lo limitano fortemente. Capiremo nelle prossime ore se ha sbagliato, capiremo se per curarsi dal famoso mal di schiena di cui vi avevamo parlato ( ricordate vero?)  ha magari assunto farmaci “ proibiti” dal codice anti doping, capiremo meglio se i medici della Juve erano informati o meno. Per adesso c’è tanta amarezza ma soprattutto la certificazione di un’operazione completamente sbagliata, quella che forse più di ogni altra ha segnato il declino della vecchia dirigenza.

Una leggerezza? Un errore portato dalla “ disperazione“? Di sicuro qualche corto circuito vi è stato, di sicuro in un momento delicato come quello che ancora stiamo vivendo, la Juventus e i suoi tifosi ne avrebbero fatto a meno. Si perché è come se la condanna fosse perenne, la condanna a non vivere mai momenti di serenità dentro e fuori dal campo. Una sorta di “ fine pena mai” della quale ormai non ne possiamo più. Continuo a pensare, in attesa delle famose contro analisi, che il caso Pogba, oggi, sia più umano che professionale. Per questo penso e dico, Forza Paul.