Tante situazioni su cui riflettere ma davanti la Juve crea davvero poco

Tante situazioni su cui riflettere ma davanti la Juve crea davvero pocoTUTTOmercatoWEB.com
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Oggi alle 18:00La Frecciata
di Franco Leonetti
Tudor ha un attacco anemico, poco creativo che realizza ancora meno. La pausa per le nazionali potrebbe spingerlo a ripensare ad alcune situazioni tattiche?

Una partita dalla classica etichetta da big match che, spesso regala poche emozioni. I tifosi juventini a fine gara contro il Milan hanno fischiato per qualche momento la prestazione di una Vecchia Signora deludente e non molto a focus, con un risultato conseguito da pari e patta, l’ennesimo e il quinto di fila. Ma a contare le chance da gol tra le due compagini, diciamolo tranquillamente, è andata ancora bene. L’occasionissima di Gatti, che non era in offside, e la relativa parata miracolosa di Maignan, poi un susseguirsi di situazioni pericolose in salsa rossonera: il rigore errato di Pulisic, e le due ghiotte opportunità per Leao; in mezzo una Juventus incapace di offendere e di mettere alla frusta la squadra di Allegri. Un primo tempo da squadra corta, attenta, concentrata, senza concedere praticamente nulla a Gimenez e soci, una seconda frazione decisamente meno positiva sotto l’ottica di chi voleva cercare di far sua la gara. Sarà lapalissiano e retorico: ma se non tiri in porta diventa impossibile poter segnare. Tudor nel secondo tempo ha sostituito Conceicao, David e Yildiz mettendo due punte come Openda e Vlahovic, rafforzando la mediana con Thuram, schierandosi con il 3-5-2 per cercare di coprirsi, pensando di poter sfruttare la freschezza dei tre subentrati. Risultato: il nulla di fatto in fase offensiva. In questa Juve sono molteplici le cose su cui riflettere e alle quali Mister Tudor dovrà necessariamente mettere mano, il ruolino di marcia sino a qui non è malaccio, ma non è nemmeno così brillante, tale da suscitare estatici entusiasmi, piuttosto si fanno strada preoccupazioni e timori nei fan di Madama. Molti tifosi, osservando la striscia prolungata di pareggi, temono di rivivere l’incubo patito la scorsa stagione con Thiago Motta. Ebbene Tudor, che è sicuramente più malleabile del suo infausto predecessore e ha un rapporto solare con lo spogliatoio, dovrà reperire alcune soluzioni che possano scacciare i fantasmi, trovando alcuni correttivi in grado di equilibrare i reparti e che soprattutto rimpolpino, di parecchio, la creazione di opportunità in fase d’attacco.

David   L’attaccante canadese, arrivato a parametro zero in estate, da l’impressione di essere spaesato. Non solo per alcuni gol banali falliti, come accaduto contro il Villareal, o per lo scivolone tragicomico in area contro il Milan: il centravanti fornisce la netta impressione di non avere il killer instinct nei sedici metri. C’è un’immagine chiarissima al 28esimo del primo tempo: la palla crossata da Conceicao, viene deviata, passa tra una selva di gambe e va sul secondo palo, David appostato lì non riesce ad intuire e leggere lo sviluppo della traiettoria, rimanendo inchiodato sulla sua mattonella. Due passi in avanti e avrebbe potuto raccogliere e battere a rete indisturbato. Piccoli dettagli che però fanno la differenza e in questo momento l’ex Lille non sembra essere a proprio agio con il gol: troppe insicurezze, poca decisione, zero cattiveria sottoporta.

Openda   Tanto movimento, folate, corsa, il ragazzo ha bisogno di spazi e verticalizzazioni per sprigionare le sue doti al meglio, ma spesso appare frenetico per la voglia di dimostrare. Tudor lo ha alternato davanti, lo ha inserito a partita in corso, ma per il momento le risultanze appaiono insufficienti. Lecito attendersi sensibilmente di più dall'attaccante belga. E Vlahovic, che fin qui ha fatto ampiamente il suo dovere, nelle ultime due gare da subentrato si è visto poco e non ha mai tirato in porta.

Il problema dell’attacco alla Juventus è atavico, da troppi anni e con diversi allenatori in panca, si continuano ad osservare poche situazioni prodotte nei pressi della porta avversaria, e ancor meno gol realizzati. Certo, il centrocampo non ha avuto evoluzioni positive nelle ultime stagioni, in mediana manca un giocatore con fosforo da ingegnere o un interprete dominante che sappia mangiare gli avversari, rompere la linea, proiettandosi a rete con incursioni alla Vidal, però una soluzione va trovata, sempre in nome degli equilibri di squadra. Thuram cresce e può ricoprire il ruolo di mediano che fornisce strappi magniloquenti in avanti, la prima figura, invece, manca totalmente alla faretra del Mister croato.

Cambiaso  Un giocatore di slancio, di corsa, di grande generosità che però ultimamente appare involuto. Nelle ultime sfide, e in particolar modo contro il Milan, le sue sortite in fascia mancina sono state limitatissime, spesso andando ad incrociarsi con Yildiz e a volte con Kelly. Per sfruttare al meglio le sue qualità, Andrea ha bisogno di sgroppare negli spazi, campo da macinare e corsie da percorrere: utilizzato così se ne limita il potenziale. Il Cambiaso che va sulla linea di fondo e mette in mezzo lo abbiamo visto poco, pochissimo.

Tudor    Il Mister ha provato a coprirsi nella seconda fase della ripresa con un centrocampista in più, ma il Milan è andato vicino alla realizzazione e solo per demerito degli avanti non è giunto il gol. L’allenatore bianconero dovrà ripensare ad alcune situazioni che possano rendere la sua Juve più armoniosa nelle due fasi, ma soprattutto più produttiva ed efficace in avanti. Il contesto non è tragico, sia chiaro, ma viste le problematiche diffuse, urgono mosse che possano dare brillantezza, compattezza, organizzazione ed entusiasmo ad un gruppo che, dopo le prime tre vittorie in campionato, si è un po’ spento. I tifosi reclamano a gran voce un cambio di modulo, probabilmente è giunto il momento di ripensare ad alcuni fattori, provando qualcosa di nuovo che possa procurare nuovo slancio alla squadra. Ovvio che varando un eventuale 3-5-2 il rischio è quello di inibire la fantasia di Conceicao e Yildiz, sino a qui i più positivi e decisivi in stagione per movimenti e continuità, loro sì uomini di rilievo nello schieramento di Madama. Ergo, servirebbe provare qualcosa che possa includere il numero 7 e il numero 10 in formazione, cambiando però lo schieramento difensivo, passando magari a 4. Tudor in questa pausa per le nazionali avrà modo di riflettere, cercando di espandere ancor di più il concetto legato alla sua Juventus, mantenendo sì fede ai propri dettami, ma adattando ancor di più il modulo secondo le caratteristiche dei giocatori a disposizione. Là davanti serve fare meglio, serve fare molto di più, serve fare gol, se si vogliono vincere le partite.