La Juve di Champions deve tornare subito a vincere stasera
L’arrivo di Spalletti, la vittoria di Cremona, il rinnovato entusiasmo: bene così. Ottimo il battesimo per il nuovo tecnico che ha cercato di cambiare qualcosa a livello tattico e di schieramento in campo, iniettando ardore e voglia smagliante. Ma stasera la Juventus, che si rituffa sulla Champions, ha assolutamente bisogno di conseguire la prima vittoria in Europa della stagione, altrimenti il rischio di uscire anticipatamente dalla maggior competizione continentale, può diventare reale. Un inizio in Champions League non buono e decisamente sotto le aspettative, prima il debutto con pareggio rocambolesco contro il Borussia Dortmund, gara finita 4-4 e recuperata in extremis, poi la trasferta contro il sottomarino giallo del Villareal, anche lì culminata con un pareggio; una partita che si poteva e si doveva vincere. E ancora la sconfitta di misura contro il Real Madrid, a fronte di una prestazione buonissima ma senza tenere tra le mani alcun punto. In tre gare la Vecchia Signora ha racimolato solamente due pari con una classifica che piange, ecco perchè questa sera allo Stadium, contro lo Sporting di Lisbona, i bianconeri devono mirare a conseguire la posta piena. Nessuno discute la probante difficoltà del calendario proposto nei primi tre impegni, ma se Madama vuole giocarsi le chance per arrivare almeno agli spareggi, contro i portoghesi servirà assolutamente vincere. Un match tutt’altro che semplice, contro una compagine tosta, che corre tanto, crea fastidi in mediana e sa come attaccare e difendere, insomma la squadra guidata dal tecnico Rui Borges appare un cliente tutt’altro che semplice da affrontare. I lusitani in Champions si ritrovano sei punti in classifica, grazie a due vittorie ed una sconfitta, contro il Napoli, mentre nel campionato portoghese, hanno inanellato una striscia positiva di cinque successi consecutivi, quindi a Spalletti e ai suoi ragazzi servirà una gara di coraggio, di verticalità, di sofferenza e tanta tanta attenzione.
La classica partita dove non si può, e non si deve sbagliare più nulla, perché nelle ultime 5 sfide, la Juve dovrà tentare di ottenere più punti possibili per cercare di accedere alla seconda fase della competizione. Stasera contro lo Sporting, il 25 novembre contro il Bodo Glimt in Norvegia, poi il Pafos allo Stadium due settimane prima di Natale, e infine a gennaio due sfide nell’arco di una settimana, il 21 gennaio in casa contro il Benfica, mentre il 28 si termina nel Principato, contro i biancorossi del Monaco. Ma serve cominciare a vincere subito, e l’occasione, seppur complicata contro i biancoverdi del Portogallo, non va sciupata, anzi va sfruttata appieno. Spalletti fa il suo esordio sulla panchina bianconera in Europa e servirà parecchio di quello spirito ed entusiasmo che abbiamo notato nella vittoria contro la Cremonese. L’atteggiamento del primo tempo è piaciuto a tutti i critici, con una Juve che ha trovato ampi spazi di manovra e inserimento tra le linee, creando finalmente, almeno 4-5 palle gol per raddoppiare, ma non chiudendo la gara. Nemmeno il 2-0 di Cambiaso ha risolto il match nella ripresa, riaperto da un’ingenuità non solo di Gatti, ma di tutta la fase difensiva di squadra, sguarnita e sorpresa da un lancio lungo dalla retroguardia avversaria. La Juve di Coppa ha necessità totale di mantenere l’elettricità, la forza, e la voglia di creare, conservando le giuste distanze sul campo, senza far venir mai meno l’attenzione e la concentrazione: serve stare sul pezzo per tutta la durata della gara, altrimenti i rischi connessi saranno reali e tangibili. Pochissimo tempo per allenarsi ed è già ora di scendere in campo per questa sfida cruciale che vedrà nuovamente disponibile Yildiz, recupero basilare per il Mister e la squadra, poi toccherà a Spalletti operare delle scelte, ovvero se mantenere la difesa a tre, con l’interessante e proficuo inserimento di Koopmeiners tra i tre nelle retrovie, osservato in campionato. A prescindere da questa novità, che capiremo se verrà riconfermata, Spalletti chiede ai suoi una svolta in Europa, che può arrivare mantenendo, e possibilmente incrementando, quella voglia e fame mostrata dai ragazzi alla sua prima con Madama.
La Juve di Cremona ha evidenziato, nel secondo tempo, gli atavici difetti di poca testa fredda e concentrata che hanno portato la squadra a patire alcune apprensioni e indecisioni, confermando però un gruppo in grado di creare occasioni da rete. Poi quelle stesse non sono state realizzate in buona percentuale, ma per questa Juve già il produrre e l’avvicinarsi alla porta avversaria, si dimostra una buona novella. Fisiologico che agli avanti bianconeri si chieda maggior cattiveria e determinazione sottoporta, ma questo è un discorso lungo che, ahinoi, ha origini lontane e si trascina da almeno un quadriennio. La Juventus contro lo Sporting deve dimostrarsi forte di testa e di gambe nello sviluppo di entrambe le fasi, prolungando l’effetto "scossa positiva" portato da Luciano Spalletti. In Champions servono anche costanza di rendimento nell’arco dell’intera partita e capacità di lettura dei vari momenti. Impossibile pensare ad una Juve dominante per tutti i 90 minuti più recupero, ecco perché per tornare alla vittoria i bianconeri dovranno saper interpretare al meglio ogni fase dell’incontro, sapendo attaccare nei momenti opportuni e ripiegando, al meglio, con compattezza e ferocia, negli attimi favorevoli agli avversari. Vincere stasera, contro lo Sporting, è il diktat che squadra e Mister devono imporsi sin dal primo secondo di gioco, sfoderando consapevolezza, intelligenza, esuberanza fisica e tecnica. Questi i passpartout per raggiungere l’obiettivo, qualsiasi saranno le scelte di formazione volute da Mister Spalletti. Con il serio auspicio che anche gli attaccanti, là davanti, finalmente si sveglino, fornendo un contributo di peso per andare a rete.
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