Diritti TV: se la Premier League soffre, la Serie A come sta?

Diritti TV: se la Premier League soffre, la Serie A come sta?TUTTOmercatoWEB.com
giovedì 7 dicembre 2023, 06:00Primo piano
di Mirko Nicolino
L'ad dellaLega Serie A De Siervo lancia l'allarme sui conti della Premier League, ma non sarebbe meglio guardare in casa propria?

Nei giorni scorsi, la PremierLeague ha venduto i diritti TV interni (i pacchetti esteri devono ancora essere assegnati) per la trasmissione delle partite del quadriennio 2025-2029 per 6,7 miliardi di sterline, ovvero 7,8 miliardi di euro circa. Considerato che il triennio precedente aveva portato 4,8 miliardi di sterline - circa 5,6 miliardi di euro - il corrispettivo annuo passa da 1,87 miliardi di euro a 1,95 miliardi di euro.

Un bell’aumento che però viene così commentato dall’amministratore delegato della Serie A, Luigi De Siervo: "I diritti tv della Premier League hanno avuto una riduzione del 22% sul valore di ogni partita. La Premier ha offerto 70 gare in più, per questo il valore é immutato, bisogna saper leggere i numeri", le parole del dirigente riferito da Calcio & Finanza.

Insomma, l’ad della Serie A sostiene indirettamente che anche il calcio inglese soffra la crisi globale, poiché l’aumento del corrispettivo annuo della Premier League sia sostanzialmente annullato dal fatto che saranno trasmesse più partite e dal contratto quadriennale piuttosto che quinquennale. Resta da capire, allora, perché sia un grande successo, ad esempio, l’accordo siglato dalla Lega Serie A con i broadcaster, considerato che si è passati dai 927 milioni annui del precedente contratto triennale, agli attuali 900 milioni l’anno per i prossimi cinque anni.

La verità è che si sta cercando di coprire i fallimenti di un movimento che nonostante slogan, spot e iniziative di vario genere non è riuscito a strappare un centesimo in più per un numero di partite superiore. Nell’altro caso, c’è un prodotto calcio che nella peggiore delle ipotesi, con un numero superiore di offerte, mantiene i medesimi introiti. Se la Premier League, sulla base di questa analisi, non se la passa benissimo, allora vuol dire che la Serie A sta sicuramente peggio. Meglio guardare in casa propria e cercare nuove vie per rialzare la testa, facendo mea culpa e rimboccandosi le maniche. Mal comune mezzo gaudio anche no.