ESCLUSIVA BN – Petrachi: “La Juve non mi ha preso per il mio passato granata. Bremer un top. Conte? In caso di chiamata...”

ESCLUSIVA BN – Petrachi: “La Juve non mi ha preso per il mio passato granata. Bremer un top. Conte? In caso di chiamata...”     TUTTOmercatoWEB.com
giovedì 7 dicembre 2023, 11:59Primo piano
di Quintiliano Giampietro

Domani Juventus impegnata contro il Napoli allo Stadium. Per la squadra di Allegri ormai è sdoganata la parola scudetto. Ne ha parlato anche Gianluca Petrachi, intervenuto in ESCLUSIVA a Bianconeranews. Nel corso dell'intervista il dirigente, lo scorso anno nel mirino della Vecchia Signora, spiega perché alla fine l'affare saltò. L'ex ds di Torino e Roma inoltre elogia Giuntoli, indica in Anguissa il centrocampista da prendere a parla del possibile ritorno in bianconero di Conte, di cui è molto amico.

Domani c'è Juve-Napoli. Ai bianconeri questo match cosa può dire?

“Secondo me è uno spartiacque. Se la Juve dovesse fare bottino pieno sicuramente avrà la definitiva certezza di poter lottare per lo scudetto”.

Secondo te può veramente vincerlo?

“Il vantaggio dei bianconeri può essere quello di non partecipare alle coppe. L'Inter ha la rosa superiore, ma credo alla lunga possa pagare l'impegno infrasettimanale perché la competizione europea toglie tante energie e magari c'è il rischio che qualche gara non possa essere preparata nella giusta maniera. La Juve invece può lavorare solo ed esclusivamente per campionato e Coppa Italia. Lo scudetto l'ha vinto il Milan due anni fa e non era favorito rispetto all'Inter, quindi in questa stagione può farlo anche la squadra di Allegri”.

A proposito di Allegri, malgrado il secondo posto a -2 dalla vetta, una parte della tifoseria continua a criticarlo per il gioco...

“Allegri non lo scopriamo oggi sotto il profilo tecnico. Sappiamo che è un allenatore pragmatico, da questo punto di vista vecchio stampo, si porta a casa la vittoria con l'1 a 0. Il gioco non è bellissimo, ma la sua squadra è concreta. E' stato sempre un ottimo gestore, soprattutto di campioni. L'arrivo di Giuntoli credo abbia tranquillizzato l'allenatore che sta facendo solo il tecnico, senza pensare anche all'extracampo. Quando è tornato in società c'era confusione, adesso si sta tornando alla normalità”.

Giuntoli è un dirigente top?

“Cristiano ha dimostrato che grazie alla gavetta è arrivato alla Juve. Credo sia uno dei più bravi direttori sportivi in circolazione”.

Prima di Giuntoli si era fatto anche il tuo nome come possibile ds bianconero. Perché l'operazione non si è concretizzata?

“Se n'è parlato molto, venivo allertato su una possibile chiamata, ma non è mai arrivata. Credo che sulla scelta abbiano pesato i miei 10 anni granata. Comunque la Juve con Giuntoli ha pescato bene, è un serio professionista. ”.

Hai scoperto Bremer, portandolo al Torino. Può diventare un top?

“Credo che Gleison nel suo ruolo sia già un top player. In Europa non vedo tanti difensori centrali marcatori che abbiano forza, velocità e stacco di testa come lui. Gioca in una squadra di livello internazionale, nel Brasile e questo è importante. Peraltro è un giocatore umile, molto intelligente ed ha tutto per restare ad altissimi livelli da qui alla fine della sua carriera”.

A gennaio la Juve sarà costretta ad intervenire sul mercato, in particolare per rinforzare il centrocampo. Ai nomi di De Paul, Fabian Ruiz e Samardzic, si sono aggiunti negli ultimi giorni Zielinski e Anguissa. Qualcuno forse in chiave giugno. Qual è a tuo avviso il giocatore ideale per Allegri?

“Anguissa perché è duttile, sa fare la doppia fase, è moderno, difende, ma è bravo anche ad inserirsi. E' il prototipo del centrocampista che si avvicina a Pogba. Potrebbe essere la scelta coerente rispetto a ciò di cui necessita la Juve”.

Sei molto amico di Conte. Nelle ultime settimane il tecnico salentino ha lanciato diversi messaggi d'amore verso la Juve. Può tornare?

“Nella vita mai dire mai. Non conosco il pienamente il suo pensiero. Certamente Antonio ha fatto la storia della Juve, prima da calciatore, poi da allenatore. C'è un trasporto particolare rispetto alla maglia bianconera. Se arrivasse una chiamata, lo riempirebbe di gioia, anche perché Conte è uno sanguigno”.