Il diktat di Abodi, doppio messaggio a Federcalcio e giustizialisti

Il diktat di Abodi, doppio messaggio a Federcalcio e giustizialistiTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 6 dicembre 2022, 10:15Primo piano
di Quintiliano Giampietro

Nel giro di qualche giorno Abodi ha lanciato due volte l'allarme, avvisando la Federcalcio sul fronte Giustizia sportiva e gli immancabili colpevolisti. Il Ministro dello Sport non usa mezzi termini quando viene interpellato sulla vicenda Prisma: “La gente vuole chiarezza, pulizia e un po' d'ordine. Bisogna evitare giustizialismi”. L'ultima parte è un messaggio a diversi organi di stampa che titolano con la condanna, pubblicando intercettazioni in quantità industriale. Queste non dovrebbero nemmeno essere rese note e il modo con cui vengono riportate favoriscono solo l'accusa. Abodi poi chiede celerità alla Giustizia sportiva, con una convinzione: “Dobbiamo sapere al più presto cosa sia accaduto e assumere le decisioni necessarie per dare credibilità al sistema calcio. La Juve non sarà il solo club ad essere indagato”.

Inchiesta allargata. La Procura di Torino sta pensando di inviare ai pm di Bergamo e Genova gli atti. Questo perché Atalanta e Genoa hanno fatto affari con la Juve, nella fattispecie Kulusevski e Romero. Ma occhio anche a Sassuolo, Empoli, Sampdoria e Udinese. Sul fronte della Giustizia ordinaria, come noto, l'inchiesta Prisma si è chiusa con il rinvio a giudizio per 12 indagati, tra cui Andrea Agnelli, Pavel Nedved e Maurizio Arrivabene. Poi la Juve come soggetto giuridico. Quattro i capi d’imputazione, anche se non addebitati a tutti gli accusati: manipolazione del mercato, false comunicazioni sociali, emissione di false fatturazioni e ostacolo all’esercizio delle funzioni dell’Autorità vigilante.

Giustizia sportiva. La Procura federale ha aperto un fascicolo legato alla cosiddetta manovra stipendi, effettuata durante la pandemia. Operazione che secondo i pm di Torino è stata fittizia e ha contribuito ad avere bilanci non corretti, rispetto alle stagioni 2019/2020 e 2020/2021. Il capo dell'organismo della Figc Chinè vuole avere un quadro completo per poi eventualmente arrivare a processo. I tempi però non saranno brevi, la fase istruttoria potrebbe concludersi intorno alla fine di gennaio. A quel punto potrebbero scattare i deferimenti. Rischi? La Juve potrebbe aver violato l'art. 31 del Codice di Giustizia sportiva, in questo caso il comma 4 che prevede una penalizzazione di uno o più punti in classifica. Sul versante delle plusvalenze, invece, la Giustizia sportiva si era già mossa prima ancora che scattasse l'inchiesta torinese. La Juve (come altri club) è stata assolta in secondo grado lo scorso maggio e revocare quella sentenza è pressoché impossibile.