Napoli, Chiné, articolo 4 e pirateria
Hai voglia a dare la colpa alla pirateria se la giustizia sportiva continua ad essere usata ad uso e consumo di alcuni a danno di altri. Tra poche settimane si pronuncerà la Corte di Giustizia Europea (in seguito alle rimostranze di Giraudo, Agnelli e Arrivabene) e potrebbe essere un vero e proprio tsunami per la federazione calcistica nostrana. Che nella giornata di ieri ha vissuto un’altra pagina nera: nel giorno in cui terminava l’inibizione di Andrea Agnelli, la Procura di Roma ha rinviato a giudizio Aurelio De Laurentiis con l’accusa di falso in bilancio.
Dell’affare Osimhen si sa ormai tutto da tempo, anche perché gli stessi ragazzi che non sono mai andati in Francia hanno rilasciato dichiarazioni pesanti alla stampa (e questo sarebbe bastato al Procuratore Federale per convocarli). Oggi sappiamo anche che per la giustizia ordinaria ci sono tutti i crismi per vederci chiaro. Curioso che invece, il procuratore Chiné abbia lasciato decorrere i tempi senza colpo ferire. Mentre la Juventus è stata penalizzata prima ancora che fosse il rinvio a giudizio “perché la Procura di Torino ha lavorato bene”. Talmente bene che è stata dichiarata “non competente” e l’indagine spostata a Roma.
Inutile qui fare la punta fine alla matita andando a cercare le differenze: considerati i precedenti qui c’è dal punto di vista sportivo un articolo 4 sparato. Ah già, il responsabile legale della federazione ha dichiarato qualche mese fa che dopo la sentenza sulla Superlega della CGUE, non si può usare liberamente l’articolo 4 (quello sulla slealtà sportiva) per dare punti di penalizzazione, toglierli e poi ridarli così come successo con la Juventus.
Che prodotto calcio fantastico! La gente si disamora, anziché investitori veri arrivano da noi fondi con sedi e scatole cinesi alle Isole Cayman, l’Italia rischia di saltare il terzo Mondiale di fila, ma poi la colpa è sempre di qualcun altro. Della Superlega, della Champions League e soprattutto della pirateria. Quando ve ne andrete a casa sarà sempre troppo tardi.
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