Spalletti: "Lavoriamo per la difesa a quattro, ma serve tempo. Koop può tornare a centrocampo"

Spalletti: "Lavoriamo per la difesa a quattro, ma serve tempo. Koop può tornare a centrocampo"TUTTOmercatoWEB.com
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di Alessio Tufano

Luciano Spalletti interviene in conferenza stampa alla vigilia della sfida di domani alle 18 al Franchi contro la Fiorentina. Il tecnico farà il punto sulla situazione degli acciaccati, Vlahovic in primis, e l'eventuale cambio di modulo. Di seguito, a partire dalle 12, riporteremo la diretta testuale dell'intervento dell'allenatore bianconero.

Come sono andati questi giorni con chi è rimasto con lei, e come ha ritrovato i nazionali?
Abbiamo lavorato, non avevo molti calciatori a disposizione ma con quelli che avevo abbiamo approfondito cose importanti e già ieri negli allenamenti con tutto il gruppo ho visto qualcosa di nuovo e che hanno fatto attenzione. È bella questa disponibilità da parte dei calciatori. Poi qui sono super organizzati, vanno a prendere i giocatori negli spogliatoi e te li consegnano al tempo prestabilito, meglio di così non si può chiedere. Ieri nonostante qualcuno avesse alle spalle dieci ore di volo ha voluto esserci, ma siamo stati attenti a chi veniva dalle fatiche internazionali

Da quando c'è lei avete aumentato le occasioni, ma fate ancora fatica a segnale. Serve solo pazienza o anche un lavoro mentale?
Si fa sempre riferimento a quelli che sono i numeri, anche se non possiamo fare a meno di utilizzarli il lavoro vero è riuscire a trovare una stabilità nostra su cui poggiare poi la forza della squadra. È un discorso di creare qualcosa che venga riconosciuto dai calciatori che sia alla base per imporci di stare al di sopra di questa linea. A loro ho detto che sono in linea con quello che pensavo precedentemente di loro, avendoli visti sono contento di aver trovato quello che speravo. Abbiamo tante cose e sono importanti, adesso dobbiamo saperle riconoscere e mettere in pratica nei momenti giusti, abbiamo quasi tutto

Quali sono i segnali di crescita che pretende di vedere da qui alle prossime partite?
Abbiamo delle qualità e le dobbiamo conoscere, non ci dobbiamo lasciar travolgere da quello che sono alcuni periodi che poi si attraversano. Dobbiamo anche imparare a capire nella partita quei momenti in cui bisogna usare questa o quella qualità. 

Koopmeiners ha le caratteristiche per fare il regista in un centrocampo a tre come Pizarro a Roma o Lobotka a Napoli?
Non è il ruolo che cambia il grande calciatore, lui porta sempre con sé il proprio stile del gioco in qualsiasi parte lo metti. Il calciatore moderno è così, quindi dobbiamo capire dove vogliamo sfruttare le sue qualità perchè penso che in queste tre partite le abbia fatte vedere, e se faccio un passo indietro lui è stato bravo anche nella zona di campo dove io credevo facesse male, dove lo faceva giocare Gasp, da assaltatore. È uno che da un contributo anche da un punto di vista di esperienza e personalità. Ora abbiamo recuperato difensori forti, per cui ci può essere la possibilità di vederlo a centrocampo

Come vive il ritorno a Firenze? Che Fiorentina si attende?
A Firenze ci sono già stato e la conosco bene perchè gran parte del mio passato di vita l'ho vissuto lì. Accetterò qualsiasi situazione che mi troverò davanti perchè ci sono già stato, ma entrerò in campo come allenatore della Juventus. È chiaro che per amore del calcio tutti dovremo cercare di dare il meglio di noi stessi e non il peggio. Io ho sempre rispettato tutti, non ho debiti con nessuno, per cui sono sereno di essere l'allenatore della Juventus anche dentro lo stadio di Firenze e mi aspetto una grande partita dai miei calciatori perchè lì troveremo la squadra e una città intera che darò il massimo di sé. Sarà una partita difficile e siccome noi raccontiamo quello che produciamo dentro le partite, mi aspetto dai miei calciatori che si dimostrino gente da Juventus

Passerete alla difesa a quattro o andrete sulla linea della continuità?
È una cosa che abbiamo accennato e che dobbiamo andare obbligatoriamente a valutare, ma ci voglliono le componenti e ulteriore tempo, perchè di allenamenti ne abbiamo sviluppati pochi insieme. Soprattutto in questa ipotesi c'è dentro il fatto di avere qualche difensore a disposizione

Cosa ha visto di nuovo e che le è piaciuto?
Avevamo soltanto sette o otto calciatori, quindi siamo andati nello specifico. Su quello su cui abbiamo posto l'attenzione ho visto la reazione del calciatore e per me questo è un passo in avanti dal punto di vista professionale

La qualità umana del suo gruppo può fare la differenza?
È quello che fa sempre la differenza, in un gruppo bisogna condividere, farsi carico, saper stare insieme ed avere la stessa passione che ci vuole. Non bisogna solo passarsi un pallone, ci vogliono anche altre cose e noi ne abbiamo tutte le caratteristiche, perchè abbiamo a che fare con un gruppo di bravi ragazzi. Ora bisogna andare a giocare in un posto dove troviamo una squadra creata per essere una squadra forte. Un allenatore che conosco perchè mi è piaciuto vederlo allenare, un ambiente che ha un amore sconfinato per quella che è la squadra di calcio, per cui dobbiamo veramente essere al top e pronti a tutto

Come ha ritrovato Yildiz dal punto di vista psicofisico?
La situazione del rinnovo la guardo e la ascolto, poi è la società che sa cosa fare. Per me è quello, e ne abbiamo anche altri, lo spaccaschemi. Chiunque accende un dialogo con Yildiz lo accende con la squadra perchè lui sa comportarsi da giocatore di squadra ed ha i comportamenti da leader di squadra

Secondo lei avrebbe senso metter mano al calendario di Serie A in vista degli spareggi della Nazionale?
Me ne sono versato di olio bollente addosso da solo per la Nazionale, è inutile tornare a fare gli stessi discorsi. Secondo me ci siamo resi conto che il percorso sarebbe stato questo e siamo in corsa per quello che è il nostro obiettivo. Per come sono andate le cose tutti si sono resi conto che di là si aveva a che fare con una nazionale forte, come la nostra. Bisogna sostenere i calciatori della Nazionale e il commissario tecnico della Nazionale. Noi possiamo aiutarla solo volendogli bene e io voglio bene ai calciatori e a Rino Gattuso perchè sono persone che lo meritano. Da alleantore della Juventus dico che se ci fosse qualcosa di cui ha bisogno la Nazionale noi saremmo contenti di potergli mettere a disposizione tutto ciò che può essergli utile per portare un contributo che possa aiutare ad arrivare a partecipare ai Mondiali, che è una cosa che sono convinto avverrà, ma se si può dare una mano diamola tutti insieme