Balzarini: “Napoli- Juventus, che bello quando segnava Higuain per i bianconeri. E su Milik …”
Gianni Balzarini si presenta davanti alla videocamera col solito pallone alle spalle – una firma più che un dettaglio – e offre al pubblico una lunga riflessione sulla Juventus che domenica affronterà il Napoli in una delle gare più delicate della stagione. «I calciatori sono privilegiati, questo è ovvio. Ma c’è chi gioca per amore del pallone e chi gioca per il contratto», dice. E su Milik non gira intorno al concetto: «Non consideratelo più un giocatore della Juventus. Il rinnovo? Errore fatto in buona fede. Le ricadute lo hanno devastato: a 30 anni ti logorano dentro, ti tolgono la luce, ti fanno temere che tutto stia finendo come un’agonia lenta».
Sul fronte partita, Balzarini è netto: a Napoli sarà ancora difesa a tre. Fine delle illusioni. «Con Bremer cambierà, Allegri lo farà. Ma ora no. Spalletti, invece, resta ossessionato dalla difesa a quattro: ci dorme sopra e ci si sveglia». Il dubbio principale riguarda l’attacco: «Giocherà David o Openda, non tutti e due. E Yildiz potrà muoversi da falso nueve».
In mezzo, Locatelli è intoccabile, mentre Cambiaso e Kostic restano le chiavi laterali per trasformare il 3-4-3 in un 4-3-3 fluido. E occhio a Zhegrova: «È un diamante, ma ancora grezzo dopo l’infortunio. Va levigato, ripulito. Quando tornerà a brillare, capirete che giocatore è».
Il ragionamento si allarga, e Balzarini fa un salto nella nostalgia pura: «Ho rivisto la gara in cui segnò Higuain dopo 5 minuti… ragazzi, quella sì era la Juve: Higuain, Dybala, Pjanić, Marchisio, Buffon. Questa è un’altra storia, ci vuole pazienza».
E sul finale arriva la frase che pesa come un macigno: «La Juve non può permettersi un brutto risultato al Maradona. Non se lo può permettere. Sarebbe una svolta negativa».
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