Juve avanti con Tudor, ma attenzione al rischio sfiducia

Prima la telefonata di John Elkann, poi il colloquio con Comolli: Tudor resta alla Juve. Il Mondiale per Club esame importante per il tecnico croato, dopo aver portato la squadra in Champions League, subentrando a Motta nelle ultime nove giornate di campionato. Obiettivo dunque raggiunto e come da contratto è scattata automaticamente la conferma per la prossima stagione, salvo facoltà del club di rescindere pagando una penale. La clausola dovrebbe restare solo sulla carta, o meglio essere superata dai colloqui di cui sopra. Prima dei quali però si è parlato tanto di un eventuale sostituto. In primis è saltato il ritorno di Conte, quando ormai sembrava certo. Addirittura si parlava di un accordo esistente da marzo scorso. Mancava solo la firma, ma il tecnico salentino ha fatto un clamoroso dietrofront dopo un incontro con De Laurentiis, tre giorni dopo la conquista dello scudetto. Per molti inaspettato. Motivo? Ufficialmente perché il progetto del Napoli è migliore rispetto a quello della Juve, qualcuno è convinto sia stata decisiva la volontà della moglie. Forse un giorno sapremo. Ci sarebbe stato poi il rifiuto di Gasperini, accasatosi poi alla Roma. Come non bastasse, accostati ai bianconeri anche i nomi di Marco Silva, tecnico del Fhulam, addirittura Genesio del Lille. Dulcis in fundo, prepotente ritorno di fiamma di Roberto Mancini, proposto da Giuntoli dopo l'esonero di Motta, salvo poi la scelta di Igor.
Gli allenatori devono essere vaccinati per questo tipo di pressioni, tanto più quelli della Juve. Tudor ha un carattere forte, ma certo non è il massimo partire in una condizione in cui la fiducia forse non è massima, a prescindere poi dalle parole. Sotto questo aspetto, ci sono esempi significativi, vedi Allegri dopo il quinquennio d'oro, quando fu prima confermato, poi mandato via. La società dunque deve supportare al massimo l'allenatore, soprattutto alle prime sconfitte, quando gli immancabili cecchini saranno pronti per sparare. In questo senso avrà un ruolo importante Chiellini. Qualcuno parla di Mondiale per Club come esame importante, se non decisivo. Se così fosse, sarebbe un grave errore. Un comunicato della società in cui di fa chiarezza, sarebbe cosa buona e giusta. Nel frattempo, i tifosi si spaccano sulla conferma dell'allenatore croato. Alcuni non lo ritengono all'altezza, altri invece vedono in lui la juventinità, c'è poi chi spera possa diventare il nuovo Lippi. Nel frattempo, una cosa è certa: Tudor ha ricomposto un gruppo uscito a pezzi dalla gestione Motta. Ne sono esempio le dichiarazioni di due giocatori. Prima Yildiz: “Il mister è una persona fantastica, siamo felici di essere con lui”. Poi capitan Locatelli: “E' bravissimo. Si è presentato in modo intelligente, riesce a comunicare ciò che sente. La sua dote principale è il modo di parlare con noi. Cerca sempre il dialogo”. Frecciatina? .
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