Koopmeiners ultima chiamata: per essere da Juve servono i fatti

Il Mondiale per Club doveva essere una sorta di prova del riscatto per Koopmeiners, ma l'olandese ancora una volta ha risposto assente alla chiamata della Juve. Nemmeno il gol contro il Manchester City è riuscito a rivitalizzare il giocatore, stagione da 5 in pagella. A voler essere buoni. La scorsa estate fu preso per 61 milioni di euro, ma il centrocampista è stato la brutta copia di quello ammirato a Bergamo. Lecito bollarlo come flop assoluto. Lui però è convinto sia in grado di esplodere con la maglia bianconera, il cui peso è amplificato rispetto alle altre e per questo non facilmente sopportabile. “Mi sento in debito, ma ho le capacità per giocare in questa squadra”. Onestà e certezza in queste parole del giocatore. Male con entrambi gli allenatori. Motta gli aveva dato una fiducia illimitata, schierandolo sempre, anche quando era un fantasma. Con Tudor c'è stato meno tempo a disposizione e un infortunio, ma quando è stato impiegato, i segnali non sono stati incoraggianti. Anzi. Qualche problema fisico dall'inizio della stagione non l'ha aiutato, ma non può essere un alibi. Ci si chiede come sia possibile che uno dei migliori centrocampisti nell'ultimo anno in nerazzurro, possa aver subito un'involuzione così clamorosa. Al punto da dubitare delle sue capacità.
Koopmeiners ha chiuso l'ultima stagione con cinque gol e tre assist. Bottino magro per chi è chiamato a fare la differenza nella Juve. Statistiche a parte, l'aspetto ancora più inquietante le prestazioni. Qualcuno ne fa una questione di ruolo. Trequartista, mezzala, davanti alla difesa in una linea a due: il giocatore è stato provato ovunque, sempre con lo stesso risultato. Questione di testa? Possibile, se non probabile. Spesso sembra disconnesso dal contesto della partita, come fosse un corpo estraneo rispetto alla squadra. In buona sostanza è come se non reggesse la pressione. E questo è forse ancora più grave del discorso tecnico/tattico, magari condizionato proprio dalla questione mentale. L'olandese è finito nel mirino della critica e dei tifosi bianconeri, molti dei quali ne chiedono la cessione. Sarebbe un bagno di sangue sotto il profilo economico, nessun club pagherebbe il suo cartellino sessantuno milioni. Teun riparte, consapevole che dovrà cambiare totalmente registro se vuole avere il diritto di cittadinanza nel mondo Juve.
Rispetto alla tormentata estate 2024, quando si autoescluse dall'Atalanta in attesa di sbarcare in bianconero, questa volta l'olandese avrà la possibilità di iniziare la preparazione alla Continassa. Koopmeiners ha iniziato a lavorare anche in vacanza, segnale importante, in attesa del ritiro previsto per il 24 luglio. La sua missione è convincere la Juve e tutta la critica che il flop dello scorso anno è stato solo un incidente di percorso. Certamente Tudor e i compagni possono dargli una mano, ma toccherà soprattutto a lui scrollarsi di dosso le negatività dell'ultima, scacciare le paure. Ora servono i fatti. Potrebbe essere il vero “acquisto” top. Prova d'appello in bianconero. Seconda ed ultima.
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