Pedullà: "Ora mi aspetto la squadra di Spalletti. Sul mercato la strada è tracciata...”

Pedullà: "Ora mi aspetto la squadra di Spalletti. Sul mercato la strada è tracciata...”TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca
Ieri alle 23:26Calciomercato
di Massimo Reina
Il giornalista analizza la nuova Juventus, tra trasformazioni tattiche, il “caso” Koopmeiners e le strategie di mercato da non fraintendere.

Alfredo Pedullà, nel suo ultimo intervento sul proprio canale YouTube, ha tracciato un quadro nitido del momento bianconero, mescolando fiducia tecnica e prudenza strategica. “Da questo momento mi aspetto la Juve di spallettiana memoria: continua, presente, capace di fare tanti punti”, ha spiegato, sottolineando come la trasferta in Norvegia della prossima settimana dovrà rimettere in carreggiata il percorso Champions.

Uno dei nodi più intriganti riguarda Koopmeiners, utilizzato da Spalletti in un ruolo ibrido, quasi “alla Calafiori”: libero di impostare, di uscire dalla lavatrice di prestazioni confuse in cui era stato gettato tra destra e sinistra. “È lui che deve dare pulizia all’azione con quel piede dolce e vellutato”, osserva Pedullà, chiedendosi quale sarà l’incastro definitivo quando rientrerà Bremer: se l’olandese resterà al suo fianco o tornerà nel ruolo per cui era stato preso.

Poi il capitolo mercato, affrontato con una certa ironia: “Vi do un umilissimo consiglio: evitate di fare collezioni di nomi a novembre e dicembre. Non dobbiamo vendere quotidiani né inseguire click”. Pedullà ha citato l’esempio di Xhaka, seguito da Milan e Juve la scorsa estate quando il costo era favorevole: “Oggi è un’operazione molto più complicata. E non mi sembra che la Juve possa investire cifre importanti su un profilo non più giovanissimo”. La linea, dice il giornalista, resta chiara: scouting su profili giovani, decisioni rinviate, soprattutto quella sul rinnovo di Vlahovic, che potrebbe lasciare spazio ad offerte esterne nei prossimi mesi. Nel frattempo, Pedullà difende alcuni obiettivi chiacchierati: “Openda, Zhegrova e Jonathan David non vanno trattati come scansa fatiche: sono giocatori veri”.