a ferragosto .. da terzo posto?

a ferragosto .. da terzo posto?
Oggi alle 07:30L'endovena - dritto al cuore del problema
di Fabrizio Rizzo



Qualcuno volò sul nido del cuculo venne scritto nel 1959 e pubblicato nel 1962, durante il periodo del movimento per i diritti civili, mentre negli Stati Uniti si stavano affermando grandi cambiamenti nel campo della psicologia e della psichiatria. Gli anni 60 diedero il via al movimento per la deistituzionalizzazione, una scuola di pensiero che criticava le istituzioni psichiatriche ed il loro trattamento della malattia mentale. Questo sentimento di sfiducia nei confronti della psichiatria tradizionale echeggia nei personaggi nel romanzo di Kesey.

Il libro fa riferimenti costanti a diversi tipi di autorità che controllano gli individui attraverso metodi discreti e coercitivi.

Onestamente non ritengo ci siano metodi terrificanti di allenamento ( ne della mente ne del fisico) ne coercizioni che obblighino chissà quali pene corporali o spirituali ai nostri atleti, che in parte sembrano meno attanagliati e sottomessi a schemi e lavagne , e più ispirati a fare cose semplici e tentare qualche giocata a effetto ma produttiva.

Si registrano all’elenco del minutaggio sul campo le due amichevoli ( e la prossima sabato contro la DEA) contro la Next Gen ( a mio avviso molto personale, deprecabile sottolineare con i fischi le azioni del nostro numero 9, che oramai sembra abbonato al pago 2 prendo 1, in merito a gol segnati la meta’ di quelli scialbamenti sbagliati) e la ben più’ combattuta partita contro il Borussia.

A Dortmund, per quanto sia calcio effimero d’Agosto, non abbiamo goduto per il 2 in trasferta, ma ritengo più coerentemente di avere visto vizi del passato recente ( non ci sono centrocampisti che tirino o segnino da fuori area) e miglioramenti su aspetti tecnico tattici e lineari geometrie del pallone ( anche Kelly con accanto un gladiatore Bremer forse si sente più in diritto di considerarsi nel trio dietro), oltre che conferme ( Cambiaso Kalulu Yldiz) e un piglio nuovo… il capitano Locatelli che ruggisce ( come Tudor… eh sì era una amichevole…) all’arbitraggio in modo educato ma anche estremamente puntiglioso e deciso…. Qualità che lo scorso anno sinceramente io non mi ero accorto avessimo. Per lasciare impronte profonde ci vuole sicuramente del peso, non tanto in senso gravitazionale quanto e soprattutto carismatico. 

Sicuro… si dirà… siamo a meno 9 dal calcio d’inizio e a meno 16 dalla chiusura del calciomercato, ma “ ogni fegatino di mosca è sostanza” anche a Ferragosto..

A Dortmund nel 2015, nacque la Juve di Allegri che si rese conto di essere davvero forte disintegrando il muro giallo per 3-0 e poi continuare a pedalare fino alla finale col Barca; qualsiasi paragone sarebbe osceno, però se avessimo perso avremmo giustamente storto il naso, per cui ben venga non tanto il risultato ma una consapevolezza che oggi siamo più squadra di ieri.

A Tudor va dato il merito di mettere mattoncino su mattoncino sapendo che siamo chiaramente dietro le corazzate Napoli e Inter... di interpretare il momento sapendo che nessuno va lasciato alle spalle ( vedi l’idea recuperare Koop disegnandogli sartorialmente un ruolo in mediana) e gli va dato atto di essere sibillino ma senza peli sulla lingua, dicendo che si deve navigare a vista e partita dopo partita… chissà se magari piano piano possa mai maturare la voglia di vincere convincendo, come lo stesso Cambiaso( capitano futuro???)  ha sottolineato.

Questa nuova linfa viene ben assimilata dalla squadra che ( guarda un po’….) in alcuni suoi atleti ( e torno a Cambiaso e ricordo Bremer) hanno rinunciato ad altre offerte per rimanere in groppa al destriero che l’anno scorso ha disarcionato e scalciato forte ( a proposito di giocatori mollati all’improvviso sono francamente stupito dall’atteggiamento che il Gigio Donnarumma nazionale ha subito dalla squadra campione d’Europa..)

E allora , tornando a noi e guardando in casa nostra, abbiamo il dovere e di giocare intensamente e farci rispettare , e se mai si perda, come ho già scritto, a maglia sudata ( e testa fasciata a mo’ di Chiellini)…

Salire sulle vette si può , si deve tentare, e cercare di stanare e  buttare giù sto benedetto cuculo…