dritto per l'unica via
ieri il Bologna oggi le riflessioni e domani la Roma.
Sarebbe stato insolito e fuori luogo avere avuto una serata in Emilia senza l’ennesimo strafalcione ( a dire il vero pero' ne abbiamo visti di peggiori…) della interpretazione arbitrale, la spinta ad una o due mani che vale tutto l’oro del mondo, ma fortunatamente la portiamo a casa per cui derubrichiamo a pettegolezzo tutte le chiacchiere che si sono susseguite. Una vittoria fuori casa in un campo ostile , uno scontro diretto per le zone che contano, dove anche il furente Napoli perse le certezze e la partita.
Aver vinto domenica una partita da vincere da’ indubbiamente morale. Punto. Tanto si doveva e nulla più. Ovviamente mi siamo consentite alcune personali riflessioni.
La prima , Spalletti e’ allenatore di rango, “autorevole ma non autoritario” ( come ho sentite dire) che presumo si sarà già reso conto dei punti persi a Napoli, dove con una accortezza maggiore ( leggasi formazione troppo rinunciataria…) ed un diverso acume tatttico avremmo preso un punto. A Bologna ha alternato fasi di depressione e mutismo a urla da foresta nera, perché qui solo di carota non si può campare… evidentemente. Piano piano sta plasmando ( o sta tentando) una squadra sapendo che basterà poco per fare saltare fragili equilibri, che al momento sembrano non andare in frantumi solo per miracolose equazioni, le cui soluzioni hanno permesso di giocare al Dall’Ara con un minimo di spensieratezza che da queste parti non si assaporava da molto tempo.
Secondo… abbiamo diversi elementi che stanno pagando oltremodo un ambientamento molto complicato, perché continua la latitanza di David e la involuzione di Cambiaso, ma confido nelle capacità di Spalletti, che saprà trarre da loro il meglio possibile.Sara’ fondamentale ( anche se con enorme sacrificio) instillare alla squadra fiducia , tenuta tecnica ed una crescita continua, la prima con filosofia e le seconde con il miglioramento della performance fisica ed il training.
Terzo , confido nel passaggio graduale alla difesa a 4, e mi armo di amuleti vari per blindare le articolazioni di Bremer, fuoriclasse assoluto , da cui spero tragga insegnamento scolastico anche Kelly ( e Koop? dove verrà ricollocato?).
Quarto ed ultimo punto la vicenda ( extracalcistica ma inerente alle faccende bianconere) Elkann -Tether. La notizia ha avuto la potenza di un tuono deflagrato venerdì sera , ed ha inevitabilmente acceso i cuori degli appassionati, che vedono nel passaggio di proprietà un nodo gordiano delle nostre frustrazioni calcistiche.
Avere bocche di fuoco pronte a spendere ci proietta nell’immaginifico del “ vorrei e posso” . Però personalmente ritengo che si ragioni per un rancore contro Elkann ed Andrea Agnelli , causa le poche vittorie ottenute dal 2020 ad oggi e per un sostanziale mulinare a vuoto, perché in fondo i quasi 1000 miliardi versati avrebbero dovuto dire il contrario, e aver segnato un periodo fastoso e lussureggiante. Abbiamo voglia di cambiare perché abbiamo negli occhi arabi e nababbi, ma poi far funzionare una società e’ cosa diversa. Potrebbe anche darsi che l’era Agnelli ( con un rilancio cospicuo del definito " genio di Tether") possa volgere al termine ( e’ ancora vivo il caos Superlega da cui scaturì un effetto domino impressionante e negativo al tempo stesso, fuoco appiccato da altri ma noi unici rei agli occhi del mondo…) ,; si tenga in conto che potremmo anche non avere le fortune dei cartonati , e tirarci su debiti su debiti, come un magnete in una ferramenta.
Poi si può anche discutere sull’evidente "distacco" della attuale proprietà, cui non fa certo invidia l’apparire come ADL, ma sono stili ed asset differenti.
Basterebbe solo avere gente capace nei posti giusti ( mica poco…) per inanellare consapevolezza su consapevolezza… e vincere aiuterebbe a vincere.il vittimismo ( “ la pretesa risarcitoria alla propria infelicita’ “) non serve a nulla.
Adesso ci aspetta l’ultima della triade di fuoco, il match serale contro la Roma. 3 punti sarebbero oro colato, a patto non torni la timidezza e l'arrancare contro squadre provinciali ( in caso contrario alzerò le mani…) Pisa Lecce e ( forse ma non ne sono tanto sicuro) Sassuolo e Cremonese. La spinta che ne deriverebbe sarebbe importante, una propulsione che ci farebbe anche accettare le vittorie conquistate senza il bel gioco. Col Var pretestuoso e le interpretazioni “ suggestive”, con le telecronache oggettive e contrarie, ma necessarie a suon di scellini. In questo momento siamo in convalescenza, il guado sta lì, a noi il compito di superarlo o affogarci …. Il coraggio va preso a 2 mani, o, stante le ultime analisi VAR, anche spinto ( con relativa tranquillità della incertezza della pena) con una mano sola in area di rigore …
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