Comolli-Chiellini, la nuova rivoluzione dirigenziale bianconera

Comolli-Chiellini, la nuova rivoluzione dirigenziale bianconeraTUTTOmercatoWEB.com
martedì 3 giugno 2025, 18:00La Frecciata
di Franco Leonetti
Varato il nuovo corso in seno alla società, Comolli e Chiellini in sella alla Juventus in attesa di un nuovo direttore sportivo

Ai primi di giugno arrivano novità societarie sostanziose in casa Juventus. L’ennesimo ribaltone in pochissimi sprazzi di tempo, Giuntoli ai titoli di coda saluta il mondo bianconero, facendo mutare nuovamente l’assetto di una società bisognosa di cambiare rotta dopo un’annata tribolata, problematica, amarissima, salvata dal fallimento sportivo, solo grazie alla qualificazione Champions, conseguita all’ultima giornata, in quel di Venezia. Cristiano Giuntoli era arrivato due anni fa per inaugurare e far partire una rivoluzione radicale che avrebbe dovuto portare nuove filosofie calcistiche, aggiustamento dei conti in bilancio e una Madama finalmente competitiva per tutte le mete prefissate. Invece non è andata così, l’unico vero obiettivo importante è stato raggiunto con il miglioramento della voce costi-ricavi con sensibile alleggerimento del rosso bilancistico, i restanti due fattori inerenti il campo sono, invece, naufragati miseramente: nessuna nuova strada tracciata a livello tecnico-tattico, nessuna rivoluzione stilistica nel gioco, con conseguenti obiettivi sfumati in larghissimo anticipo, culminati con il licenziamento di Thiago Motta a fine marzo: lui che nella mente di Giuntoli avrebbe dovuto ricoprire il ruolo di vate del futuro. Invece sappiamo benissimo tutti come è andata a livello di risultati, che nel calcio contano prima di ogni cosa e di ogni archetipo: Juve fuori da tutto in primavera, senza aver mai lottato per i piani alti della classifica e men che meno per la volata scudetto, un florilegio di pareggi e alcune umiliazioni pesantissime contro Atalanta, Fiorentina, eliminazione dalla Coppa Italia, e conseguente fine della corsa per l’ex tecnico del Bologna.

Una cosa rarissima in casa Juve, un vero unicum, un tecnico nuovo, chiamato a dare un imprinting più attuale al gioco (come proclamavano parecchi), allontanato dopo otto mesi a fronte di risultati altamente deficitari, una mentalità mai calatasi pienamente nel mondo di Madama, e soprattutto un nuovo progetto strombazzato ai quattro angoli del mondo, abortito e fallito in nemmeno una stagione portata a termine. Insomma, in casa Juventus si è sbagliato, tanto, probabilmente, tutto, un cumulo di incastri tutt’altro che positivi capaci di spingere l’azionista di maggioranza, giustamente, a voltare pagina subito, sia a livello di guida tecnica sulla panchina, sia per invertire il senso di marcia dal punto di vista prettamente legato agli incarichi societari. Si configura così un organigramma dirigenziale quasi nuovo di zecca, che oltre a Giuntoli saluta anche Francesco Calvo, immettendo nuove figure e una promozione importantissima come quella di Giorgio Chiellini, auspicata e voluta da tutto il popolo innamorato della Vecchia Signora. Ciò che è spiccato negativamente nella stagione regolare appena completata, è stata l’assenza totale di una figura nodale capace di mutuare sensazioni, competenze di campo e sentimenti, facendo la spola tra la scrivania e lo spogliatoio, un punto di riferimento sapiente, intelligente, e profondo conoscitore delle cose di casa Juventus, un elemento capace di annusare l’aria dall’alto dei suoi 17 anni come giocatore e capitano della sua Juve. Un vero simbolo con ben 561 presenze in curriculum sul rettangolo di gioco. Ora Chiellini è stato promosso, dopo un breve apprendistato, e questa appare sicuramente come una notizia assai positiva e molto confortante per tutti i tifosi che si attendono di osservare una Juve che sappia tornare, a breve, a fare la Juve, quella vera. Con mentalità vincente e capacità di lottare per obiettivi importanti e, si spera, anche vittoriosi.

L’ingresso ufficiale di Damien Comolli significa una cosa sola, aver voltato pagina con il recentissimo passato, l’ex presidente del Tolosa ricopre il freschissimo incarico di direttore generale bianconero, e riporterà direttamente all’amministratore delegato Maurizio Scanavino, liberatosi dagli impegni di Gedi, e dedicato solamente a Juventus. Comolli non appare come un vero e proprio sostituto di Cristiano Giuntoli, ma riveste un ruolo da manager con poteri allargati che sarà punto di incontro per l’area sportiva e l’area marketing, sostituendo anche Francesco Calvo, pronto a spiccare il volo verso l’Aston Villa. Comolli, dunque, avrà sensibili responsabilità sulla squadra da costruire, in attesa di un direttore sportivo puro come l’ex Tognozzi favorito al momento per sbarcare a Torino, e avrà anche competenze sul marketing e in ambito commerciale. Un ruolo a tutto tondo su cui la proprietà ha puntato fortemente, un uomo di calcio con trascorsi trentennali, che vanta un passato prestigioso all’estero: John Elkann lo ha chiamato affinchè possa dirigere il ramo calcistico in società, grazie alle esperienze maturate. Giorgio Chiellini, uomo Juve fermamente voluto da Elkann con il ruolo di Directory of Football Strategy, sarà il primo legame per i componenti dell’area sportiva, nonché vero e proprio punto di riferimento, riportando il proprio operato professionale al direttore generale Comolli.

Una nuova rivoluzione in seno alla società Juventus è partita, come tanti tifosi desideravano, ora non resta che attendere le prime mosse per completare il quadro con un direttore sportivo, la conferma o meno di Tudor in panchina, al momento allenatore in pectore della Juve, e i movimenti in questa primissima finestra di mercato che si concluderà il 10 giugno, poco prima dell’inizio del Mondiale per club americano. L’ennesimo sovvertimento dello status societario juventino ha un unico piano, ricostituire i prerequisiti per riportare in alto la Vecchia Signora. La speranza di tutti è questa sia la volta buona, la nuova società dovrà ritrovare tantissime componenti, in primis colmare il ritardo temporale che il nuovo asse dirigenziale si trova costretto a recuperare sugli altri big club italiani. Subito al lavoro, subito operativi, e che l’amore dei fan bianconeri accompagni il nuovo corso di casa Juve, con la speranza di un futuro roseo immediato sul terreno di gioco e in sede di decisioni da prendere sul mercato.