Coppa Italia: vietato sbagliare il bivio per centrare la finale

Coppa Italia: vietato sbagliare il bivio per centrare la finale TUTTOmercatoWEB.com
© foto di José Maria Diaz Acosta
martedì 23 aprile 2024, 16:00La Frecciata
di Franco Leonetti
All'Olimpico va in scena la semifinale di Coppa Italia, la Juventus è chiamata ad una gara coraggiosa per guadagnarsi l'accesso alla finale

In una stagione dalle magre soddisfazioni, la Coppa Italia diventa un appuntamento di rilevante importanza. La Juventus, reduce dall’orrendo primo tempo di Cagliari, e da una rimonta nel secondo basata su nervi e disperazione, ha un obiettivo a portata di mano questa sera all’Olimpico contro la Lazio: arrivare all’atto finale della coppa nazionale. Squadra, tecnico, ambiente e società tutta devono essere sul pezzo, cercando di limitare al minimo tutti i difetti di una squadra che riesce a sorprendere in negativo, gara dopo gara. Arrivare a giocarsi la finale del 15 maggio equivarrebbe ad una bella soddisfazione oltre che al raggiungimento di uno dei due obiettivi prefissati ad inizio stagione, magari cercando di alzare l’unico trofeo a portata di mano. Va rimarcato che l’obiettivo principe, pluridichiarato, è l’accesso alla Champions del prossimo anno, e a tal riguardo alla Juve mancano 7 punti per l’aritmetica certezza, che vanno incamerati in fretta, ma anche giungere alla finale di Coppa Italia sarebbe una bella risposta alle recenti difficoltà e il coronamento di un target indicato dalla società tutta. La Vecchia Signora, insomma, deve rimanere ancorata profondamente alla realtà senza perdersi nei meandri cervellotici di ciò che avrebbe potuto e dovuto essere e non è stato, ovvero rimanere competitivi e dar fastidio fino al termine a chi lottava per lo scudetto.

Inutile ritornare su argomenti invecchiati, sappiamo tutti cosa è successo dalla gara manifesto contro l’Empoli, la caduta disastrosa di risultati, prestazioni e ambizioni è stata rovinosa e dolorosissima, quanto meritata, per ciò che la Juve non ha saputo mostrare e mettere in campo. Ma la semifinale di questa sera deve dare uno scossone ad un ambiente, giustamente sotto attacco, da parte dell’informazione e della tifoseria; tutti stufi e delusi, chiedono cambiamenti a gran voce, a partire dalla guida tecnica. Ma per le metamorfosi e i cambiamenti ci sarà tempo a fine stagione, ora bisogna rimanere concentrati sul retour match di questa sera, l’attualità si chiama Lazio. Madama si è aggiudicata la prima semifinale per 2-0 tre settimane fa, ed è chiamata a disputare una performance di livello, i biancazzurri aggrediranno per cercare di ribaltare lo status quo, i bianconeri dovranno dare input importanti. Che ci si augura, completamente diversi, rispetto all’obbrobrioso primo tempo visto venerdì contro i sardi: i tifosi sfiduciati e delusi, chiedono alla Juve una prestazione coraggiosa, focalizzata, mentalmente forte e con un risultato positivo, insomma stasera per i bianconeri è vietato fare fiasco. Contro la squadra di Tudor la Juventus non può e non deve sbagliare approccio al match, ugualmente bandito il pensiero di cercare di gestire il risultato positivo dell’andata: la Juve, purtroppo, si è dimostrata squadra incapace di gestire e speculare, ecco perché serviranno coraggio, fame e tanta voglia, per approdare alla finale.

Se poi Bremer e soci ci metteranno anche un po’ di brillantezza e cattiveria agonistica, tanto meglio. Oltre all’aspetto puramente calcistico, arrivare all’atto conclusivo del 15 maggio può dispensare un bel pacchetto in termini monetari, la conquista della coppa vale oltre 7 milioni e l’inclusione nella final four della Supercoppa italiana può portarne altri 8 in caso di conquista del trofeo, insomma non stiamo raccontando di cifre pazzesche, ma in questi tempi di magra anche a livello economico e di bilancio, questi eventuali introiti potrebbero fungere da tonico corroborante in funzione dei conti della società. Per la Juventus di questa stagione, la Coppa Italia è divenuta un obiettivo importante, l’unica opportunità per cercare di tornare a riassaporare la gioia di elevare al cielo un trofeo, dopo troppi anni di bacheca vuota, tristi insuccessi, delusioni, e la rabbia schiumante per gli ingiusti e pesantissimi fattori penalizzanti extracampo: poter festeggiare qualcosa potrebbe alleggerire il carico ponderoso per la costruzione del nuovo progetto calcistico di casa Juve. Tra poche ore andrà in scena il classico bivio, elettrizzante, del dentro o fuori, un crocevia calcistico che la Juve non può permettersi di sbagliare.