La nuova società Juventus risponde alla gogna mediatica

La nuova società Juventus risponde alla gogna mediatica TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 17 gennaio 2023, 18:00La Frecciata
di Franco Leonetti

Cambio di società, mutamento di mentalità. E il tifoso juventino saluta con soddisfazione, finalmente, questo necessario e doveroso cambio di rotta comunicativo della Juventus. Andrea Agnelli ha fatto cose straordinarie in seno alla società,13 anni aurei e forse irripetibili, ma il lasciar correre su ogni diatriba mediatica, talvolta con attacchi pesantissimi nei confronti della Juve, meritori di querela, ha sempre fatto storcere il naso al popolo bianconero. La domanda più frequente dei tifosi era una e una sola, perché la Società non si difende, perché non si mette un freno doveroso a certi nomi noti, che si sono costruiti una fama, vivendo di luce riflessa, attaccando la Vecchia Signora in maniera spudorata, sistematica e reiterata? E a corollario il quesito conseguente: perchè la Juventus non tutela i propri tifosi? Il ribaltone avvenuto il 28 novembre scorso, ha terremotato gli animi, incutendo paure e timori nei supporter di Madama, ma ha solcato ardentemente una nuova filosofia, estrinsecata sin da subito dalla nuova società: basta silenzi, servono risposte immediate, pertinenti e agguerrite.

Un “new deal” parso subito chiaro nei primi giorni della nuova reggenza, quando un comunicato ufficiale di Juventus Fc smentiva alcune ricostruzioni e illazioni giornalistiche inerenti l’inchiesta Prisma; ebbene sì il vento è cambiato, è stato inaugurato un nuovo imprinting societario. Era solo questione di tempo, i più scettici, delusi da troppi anni di colpevole silente condotta, hanno messo in dubbio questo nuovo corso, finalmente pronto alla risposta, ma la conferma ulteriore si è avuta proprio ieri sera. Sulla terza rete Rai va in onda una puntata di Report, ovviamente l’oggetto è la Juventus. Viene costruito un contenitore mediatico che non racconta nulla di inedito, inserendo tematiche variegate, cercando di tenere tutto incollato con situazioni perlomeno ballonzolanti tra varie sfere dell’inchiesta e altre completamente slacciate dai temi: spassoso il tentativo di legatura forzata tra i vari argomenti e la cena a casa Agnelli con i presidenti di Figc e Lega e alcuni dirigenti di club di serie A. Senza contare alcune imprecisioni in termini di date, vedasi l’importante responso atteso per venerdì prossimo, 20 gennaio, da parte della Corte Federale d'Appello sulla riapertura del processo plusvalenze, e non giovedì come asserito dal conduttore.

Ebbene a pochi minuti dalla fine della messa in onda del servizio, la Juventus ha emesso un comunicato ufficiale tempestivo, veicolante una pronta replica. “Juventus Football Club respinge le ipotesi accusatorie e rivendica la correttezza del proprio operato" aggiungendo in tono sagacemente sarcastico una nota che schiarisce le idee di molti, o almeno di chi vuol realmente capire:” Prendiamo atto della vostra richiesta e della vostra intenzione di andare in onda con un servizio riguardante l'inchiesta giudiziaria che coinvolge la nostra società per il prossimo lunedì 16 gennaio. Segnaliamo che tale data precede di appena quattro giorni l'udienza, prevista per venerdì 20 gennaio, della Corte Federale di Appello, Sezioni Unite, chiamata ad esprimersi sull'eventuale revocazione del giudizio di proscioglimento pronunciato lo scorso 27 maggio. Si tratta senza dubbio di una casualità”. Una stoccata degna di un olimpionico di scherma, una determinazione dialettica che non lascia scampo a furbizie o ipotesi scaltre.

E visto il periodo che attende la società Juventus, sia sul fronte della giustizia ordinaria sia su quella sportiva, questa nuova e benedetta "deontologia del rispondere a tono" diventerà fulcro basilare per affrontare i prossimi mesi che vedranno scadenze decisive e rilevanti per il club: venerdì per la giustizia sportiva, il 27 marzo il gup deciderà se mandare a processo la Juve, a fronte delle tesi accusatorie avanzate dalla Procura di Torino. Finalmente la Juventus ha mutato linea, rispondendo prontamente alla macchina del fango, azionata da una gogna mediatica aguzza e pervicace, che da mesi, gli ultimi, e negli anni passati, ha imperversato su argomenti svariati. Al bando le bocche cucite inoperose, ora serve, più che mai, tutelare l’onorabilità del club, garantendo la difesa dell’immagine e dell’operato. Benvenuta nuova Juventus, benvenuto a questo vecchio/nuovo modus agendi societario, il silenzio in un Paese come il nostro, non paga mai.