Confusione
La Juventus è una squadra in confusione: tecnica, tattica, mentale, dirigenziale. La sconfitta con la Lazio, una squadra che ha fatto davvero poco per vincere, è l’ennesima riprova. I cinque pareggi di fila erano stati l’antipasto, ora abbiamo purtroppo anche il timbro definitivo. Al solito tanto possesso palla, diversi giocatori messi fuori ruolo e nessuna pericolosità lì davanti, nonostante il potenziale sulla carta arrivato con il mercato estivo.
Al solito la squadra di Igor Tudor inizia abbastanza bene, dando l’impressione di voler imprimere alla partita i suoi ritmi e la sua rabbia agonistica, ma è un fuoco di paglia e alla prima difficoltà la verve si spegne lasciando spazio solo a un palleggio sterile e fine a sé stesso. La squadra continua a correte tanti chilometri, ma a vuoto, esattamente come avveniva anche quando qualche risultato incoraggiante ha dato una dimensione che questa squadra non ha.
Da Locatelli a Kelly, passando per Conceicao (schierato da quinto storto a destra) e Cambiaso (prima quinto poi mezzala interscambiandosi con McKennie), sono stati commessi una serie di errori tecnici che non possono essere tollerati a certi livelli. A turno, poi, c’è chi fa “l’orrore” della partita e stavolta è toccato a David, un altro calciatore letteralmente irriconoscibile: da centravanti corteggiato da mezza Europa a oggetto misterioso il passo è stato brevissimo. Posto che il suo retropassaggio di testa non può di certo trovare la squadra così scoperta (dove erano i tre centrocampisti centrali?).
Una volta preso lo schiaffo, insomma, questo gruppo non sa reagire e nonostante l’allenatore le provi tutte, mettendo in campo tutti i calciatori offensivi a disposizione, il risultato non cambia. Mercoledì alle 18:30 si torna in campo e stavolta con un’avversaria più malleabile, l’Udinese, che sarà di scena all’Allianz Stadium. Sicuramente Tudor farà ancora rotazioni, riproponendo con ogni probabilità dal 1’ Yildiz, anche se il turco, con una fasciatura al ginocchio, anche all’Olimpico ha confermato di non essere al top.
Per il resto, sarà una lotteria: basterà davvero andare in vantaggio e portare a casa tre punti per svoltare la stagione come lascia intendere mister Tudor? Con questi impegni ravvicinati onestamente oggi ha poco senso anche esasperare le richieste di un cambio di allenatore, anche se in questo momento, a fine ottobre, la Vecchia Signora è momentaneamente fuori da tutto.
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