Chiarello (ItaliaOggi) a RBN: "Prisma? La Juve subisce gravi danni all'immagine e al brand"

Chiarello (ItaliaOggi) a RBN: "Prisma? La Juve subisce gravi danni all'immagine e al brand"TUTTOmercatoWEB.com
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venerdì 8 settembre 2023, 21:16Podcast
di Daniele Petroselli

Ospite di "Fuori di Juve", trasmissione di Radio BianconeraLuigi Chiarello (ItaliaOggi), ha commentato il caso Prisma, ora spostato da Torino a Roma: "E' da anni che dico che la Juve subisce d'anni d'immagine da questi procedimenti. E' successo già con Calciopoli e la Juve è stata trascinata in queste vicende perché è quotata in Borsa. Chi investe in questa società deve essere garantito che ci siano i tempi del giusto processo. Sia con Calciopoli, sia in questo caso, la Juve ha subito danni enormi all'immagine e al brand e si è riflessa sugli azionisti e il titolo in Borsa, a fronte di una giustizia sportiva che ha emesso pronunce su base di ipotesi di accusa, proprio come Calciopoli".

E ha aggiunto: "In questo caso poi c'è l'aggravante che la sede è incompetente, creando anche un inedito. La storia che viviamo è incredibile, è la prima volta che una società viene penalizzata in corso del campionato e che un processo per un'ipotesi di turbativa di mercato e di aggiotaggio non viene incardinato a Milano, dove c'è la Borsa e la CONSOB, ma viene spostato. Roma è un altro inedito, perché entra in vigore per la prima volta un procedimento della legge Cartabia, inoltre il server con cui la Juve ha fatto comunicazione del mercato è proprio a Roma".

Poi ha ammesso: "La Juventus aveva un forte indebitamento, sicuramente un'operazione di risanamento andava fatto. Lo aveva fatto questo indebitamento per alcune operazioni. Ronaldo ad esempio è stato un investimento pienamente ripagato, meno brillanti i contratti con Arthur, McKennie, Bernardeschi. Sicuramente la politica della Juve sul calciomercato di quest'anno risente della vicenda giudiziaria, perché non c'è la Champions che porta introiti e quindi la Juve deve mettere delle pezze sul bilancio. Le sofferenze dell'era Agnelli non erano frutto solo di contratti esagerati ma soprattutto del Covid. E' normale che andasse in sofferenza la Juve, come è capitato alle altre squadre".

Sul campionato poi Chiarello ha detto: "Non sono un allegriano, per me ha un modo di giocare con una squadra troppo schiacciata indietro. Guardiamo Cuadrado, che oggi all'Inter gioca almeno 20 metri più avanti rispetto a quando giocava alla Juve. Se chiedi a uno come Vlahovic, grande attaccante d'area, di giocare in contropiede, ovvio che non può rendere se non viene supportato dai compagni. La squadra deve salire imponendo il suo gioco. Finchè non cambia il modulo e l'interpretazione del modulo la Juve è spuntata. Sul piano atletico vedo un miglioramento, forse frutto del nuovo acquisto in organico. Ma è ancora troppo presto per dire che è cambiato qualcosa. La filosofia di fondo della squadra però non è cambiata e non mi aspetto quindi una Juve dominante. Spero tiri fuori dal cilindro altro. Le cose forse migliorerebbero con Pogba, perché quando ha giocato ha fatto vedere di avere i passaggi in profondità per arrivare al tiro".