Tudor missione Koopmeiners, ma l'olandese dimostri di essere da Juve

Il mercato della Juve ha ricevuto un voto alto dopo gli arrivi in attacco, per diversi addetti ai lavori, a Tudor manca però un pezzo nel cuore del centrocampo, dove sono titolari Locatelli e Thuram, con Koopmeiners al momento subentrante. E' successo contro il Parma e in casa del Genoa, al posto del capitano. Senza dimenticare McKennie e Miretti, la mediana, dunque, i bianconeri necessitavano di un elemento bravo a costruire e distribuire il gioco, il classico regista. Manca ormai da tempo alla Continassa. Originariamente si era fatto il nome di Tonali, poi Hjulmand, quindi O'Riley, ma tutti e tre sono rimasti nei rispettivi club. “Inutile prendere qualcuno tanto per avere un giocatore in più”, avrà pensato Comolli. Chissà. Ormai bisogna voltare pagina e studiare le soluzioni giuste. Tudor punta molto nel riscatto di Koopmeiners, come del resto la società, ci sperano i tifosi. Troppo brutto per essere vero quello della scorsa stagione, condizionata peraltro dalla mancata preparazione e da diversi guai fisici, prima la frattura di una costola, poi problemi muscolari. Comunque sia, l'olandese ha dato sempre l'impressione di essere fuori dal contesto. Nelle prime due giornate di questo campionato, come detto, l'ex Atalanta ha sostituito Locatelli. Contro il Parma 33 minuti in campo, 28 tocchi, 5 duelli vinti, di cui 3 a terra, 1 contrasto, 1 dribbling subito, 2 le palle perse. Nella sfida di Genova, 28 minuti, conditi da 20 tocchi, 1 dribbling riuscito, 4 duelli a terra vinti, 6 palle perse, 1 contrasto, 1 dribbling subito. Oggettivamente poco, comunque ingiudicabile, anche se per qualcuno il ragazzo ha mostrato “segnali di risveglio”.
Teun è stato impiegato davanti alla difesa, ma ha svariato anche in altre parti del terreno di gioco. Il dilemma in casa Juve è quello legato al ruolo più consono alle sue caratteristiche. In un centrocampo a due, oggettivamente rende meno rispetto a quanto potrebbe e dovrebbe. Resta da capire dunque la collocazione giusta, magari in una mediana a tre, da mezz'ala con facoltà di svariare in altre parti del campo. Servirebbe però il cambio di modulo da parte di Tudor. Che nel frattempo immaginiamo stia lavorando anche sulla testa del ragazzo, come chi, in società, ha questo compito specifico. L'aspetto psicologico è fondamentale per qualsiasi giocatore, se il cervello è in difficoltà, trasmette poco al resto del copro, quindi ai piedi. La domanda sorge spontanea: Koopmeiners regge il peso della maglia? Atalanta e Juve sono due mondi lontani, diversi, anzi opposti sotto il profilo delle pressioni. Bene l'aiuto dell'allenatore, ma il giocatore deve dare un segnale importante, una scossa, far capire che quello visto lo scorso anno è stato solo un passaggio a vuoto. Insomma, dimostri di essere da Juve e che vale i 61 milioni spesi per acquistarlo. Resta una parte di scettici. Invece su di lui non ha dubbi Tudor: “Questa sarà la sua stagione”. Tradotto, dopo Bremer, Koopeminers potrebbe essere il secondo migliore “acquisto” bianconero.
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