Openda è stato chiaro: La Juve ha tre punte per una maglia

Nel corso della conferenza stampa di presentazione, Lois Openda, che aveva di fianco anche l’altro nuovo acquisto Edon Zhegrova, ha spiazzato un po’ tutti. Poco prima che parlasse l’ex Lipsia, infatti, il dg bianconero Comolli aveva dichiarato che il 25enne belga è stato scelto per la sua versatilità tattica. Insomma, come immaginato da molti, si sarebbe dovuto piazzare alle spalle di David assieme a Yildiz o chi per lui.

Il diretto interessato, però, a precisa domanda ha risposto: “Sono un numero 9, ho sempre giocato da attaccante ed è il mio ruolo preferito”. Certo, ha poi aggiunto, “mi piace anche muovermi a destra o sinistra”, ma il suo ruolo è centravanti puro. Una puntualizzazione che ha sorpreso e non poco, perché la Juventus di Tudor ha sempre giocato con un solo attaccante e già prima dell’arrivo di Openda ce n’erano due (il canadese e Vlahovic).

È chiaro che sarebbero stati tre anche con l’eventuale ritorno di Kolo Muani, ma in molti si erano convinti che il belga fosse stato scelto proprio per evitare ulteriori doppioni. Ora la patata bollente resta nelle mani di Igor Tudor, che dovrà capire se ci sono margini per far giocare Openda con Yildiz dietro una punta, altrimenti dovrà rivedere il suo credo e cercare nuovi equilibri con due centravanti. Altrimenti, uno gioca, l'altro subentra e il terzo rischia di stare a guardare nella maggior parte dei casi.