Setti: "Tudor non è ruffiano, uomo di spessore. Juve perfetta per lui"

Tudor è stato sulla panchina del Verona nella stagione 2020/2021, quando presidente era Maurizio Setti che elogia l'attuale allenatore della Juve. Queste le sue parole a La Gazzetta dello Sport: "Di Igor avrò sempre un ricordo speciale. Intanto lui è un uomo molto sereno. Vive la vita meglio rispetto ad altri allenatori che ho avuto. A fine anno gli ho spiegato che avrei dovuto cedere i big, lui aveva già il contratto automaticamente rinnovato dopo la salvezza, ma gli consigliai di restare perché avrei ceduto diversi big. Lui mi ha guardato, mi ha abbracciato e ha strappato il contratto, rinunciando ai soldi. Non lo dimentico. Poi lo chiamò il amrsiglia e pensai che Dio vede e provvede. Tudor è un uomo di spessore, una persona rara da trovare nel mondo del calcio".
Sul rapporto con la squadra: "Tudor con i calciatori non è assolutamente intransigente. Anzi, sostiene tutti. Lui, a differenza di altri, sa contare fino a dieci prima di parlare. Non è una cosa da poco. Lo apprezzo perché sa sdrammatizzare. Lo stimo anche perché non è un ruffiano: ha un rapporto moderato coi tifosi, ma non cerca per forza il consenso della gente. Ha una sua linea e va dritto per la sua strada. Penso che Igor non abbia ancora finito di crescere, ma la Juve è il suo ambiente, farà grandi cose. Gli auguro una grande carriera".
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