Il mix giovani-anziani della Juventus servirà per tornare a vincere subito?

Il mix giovani-anziani della Juventus servirà per tornare a vincere subito?
giovedì 19 maggio 2022, 00:00Editoriale
di Andrea Di Lella

Con Fiorentina-Juventus di domenica 22 maggio finirà la stagione e, già da un po’, si sta programmando la prossima, con qualche inevitabile addio, qualche scelta (forse) dolorosa ma con la consapevolezza che tornare a vincere prima possibile è un mantra da avere, tutti, bene in testa in ottica futura.

La rosa della Juventus, dopo il mercato dello scorso gennaio, conta un’età media intorno ai 27 anni, con 10 giocatori su 25 (40%) di almeno 30 anni (classe 1992) a salire.

Troppi giocatori anziani? Certamente in questa stagione è clamorosamente mancata più volte la leadership, dentro e fuori dal campo. Dopo la deludente stagione, l’obiettivo numero uno identificato da Allegri e società è proprio questo, unire la freschezza e la gioventù all’esperienza.

La Juventus che sarà orfana di Chiellini, non potrà limitarsi ai soli Bonucci e Pinsoglio come elementi cardine nello spogliatoio. Esperienza che possono portare giocatori già fatti e finiti, un po’ in là con gli anni e che magari hanno già vinto - specie a livello internazionale - ovviamente a parametro zero, per non appesantire troppo il bilancio con il costo del cartellino ma limitandosi - si fa per dire - al solo stipendio che sarà adeguato al valore dei calciatori scelti, cercando di non svenarsi troppo ed in linea con il parametro della sostenibilità economica tanto caro alla dirigenza Juve.

Il fatto di puntare su qualche calciatore esperto presuppone, quindi, un cambio di mentalità? La risposta è no, non necessariamente.

Avere il giusto mix tra giovani e “anziani” in teoria non è una scelta sbagliata, soprattutto se fatta pensando, valutando e riflettendo sulla rosa e sulle posizioni “mancanti”, una cosa che può permettere ai bianconeri di far maturare i giovani avendo in rosa calciatori affidabili che possono far crescere le giovani leve.

Giovani che possono imparare ad emergere in pianta stabile in un club difficile come la Juve e, proprio per quanto evidenziato in precedenza, la presenza di un paio di pedine “stagionate” che possono dare garanzie tecniche in campo e aumentare la personalità nello spogliatoio potranno essere molto utili ad Allegri, che nella prossima stagione dovrà cercare di non sbagliare valutazioni tecnico-tattiche e portare la Juventus a competere per i trofei che impone la propria storia.

L’importante, però, è non abusare della ricerca dei giocatori anziani. Senza dimenticare che, oltre a tornare a vincere subito, la Juventus deve continuare ad essere competitiva anche nel medio-lungo periodo. Altrimenti bisognerebbe interrogarsi seriamente, la scelta di ripartire/ricostruire la Juve da Allegri sarebbe stata totalmente errata.