Juve, inadeguati e indifendibili e senza più alibi

Juve, inadeguati e indifendibili e senza più alibiTUTTOmercatoWEB.com
lunedì 19 settembre 2022, 13:50Editoriale
di Antonio Paolino
La sconfitta di Monza è la goccia che sta facendo traboccare il vaso. Allegri resiste (forse) fino alla Champions. Situazione complicata

Il vaso sta traboccando. Sempre che non si sia già rotto sul fondo e si stia commettendo il grave errore – soprattutto in società - di vederlo comunque pieno. La situazione è chiaramente fuori controllo mancando quello zoccolo duro, dentro lo spogliatoio, capace di ricompattare l'ambiente e in grado di rimbalzare anche solo d'esperienza le critiche. Bonucci con Cuadrado non sembrano neanche più essere i punti di riferimento. A Monza, il primo è rimasto in panchina per tutta la partita e il secondo, squalificato, a casa a ripensare al duro confronto della vigilia come portavoce del malcontento generale.

Confronto – I confronti ci sono settimanalmente, ma quest'ultimo, successivo al ko di coppa, portava dentro anche il malessere per quelle frasi ritenute inopportune dal gruppo squadra e spifferate da mister Allegri all'amico Mario (Sconcerti, ndr). Beh, non proprio il massimo in un momento come questo e con metodi così distanti dall'aziendalismo consueto. Alla maggioranza dei giocatori, insomma, non è andata giù la presa di posizione di scaricare addosso al gruppo “virtuale” le più pesanti responsabilità. Forse i giocatori avrebbero da aggiungere molto altro, ma per questo aspettano decisioni che a loro non competono. E il vaso continua così a perdere acqua. 

Follia – La follia sportiva di questa Juve, senza capo, coda e personalità, è superiore a quella di prendere una decisione impopolare e costosa di esonerare l'allenatore. Come folle è la decisione di Arrivabene di approcciare ad una partita così delicata andando a “risottare” con Galliani, invece di aspettare la squadra in albergo per richiamarla al proprio dovere. La stagione non era cominciata con queste drammatiche premesse, anzi. Ci si aspettava un rilancio pari al mercato di qualità effettuato che non poteva lasciare dubbi. Quelli che adesso rispuntano sull'opportunità di confermare o meno Allegri. 

Esonero - L'esonero dimostrerebbe prima di tutto di aver sbagliato a far ricadere le scelte di rifondazione su un allenatore cacciato tre anni prima. E questo è il motivo principale per decidere non prima della certificazione del fallimento sportivo, equivalente all'eliminazione matematica in champions. Prima, avrebbe un senso strettamente umorale, immediatamente dopo anche tecnico ed economico. Darebbe infatti la possibilità di definire minuziosamente il passaggio di panchina, magari attraverso un traghettatore (Montero), e di aspettare il sostituto (madrelingua francese) concordando la buonuscita con un allenatore che si sente già con un piede fuori dalla Juve. E che rischia nell'appoggiare anche l'altro nelle prossime due settimane.