La Juventus lavora ad un mercato sostenibile e mirato

La Juventus lavora ad un mercato sostenibile e miratoTUTTOmercatoWEB.com
© foto di José Maria Diaz Acosta
martedì 13 giugno 2023, 18:00La Frecciata
di Franco Leonetti

Non sarà facile questa campagna di rafforzamento in casa Juventus, ormai appare chiaro. I bilanci in rosso, le vicende extracampo e una squadra da potenziare dopo un’annata sportiva tutt’altro che elettrizzante, sono sotto gli occhi di tutti, e il compito della società appare in salita e sarà assai arduo, ma quando ti chiami Juve devi avere assi nella manica, attingendo alla bisaccia delle idee e della bravura manageriale nel saper trattare anche con risorse economiche limitate. L’aria di incertezza che si respira attorno all’ambiente bianconero è tangibile, tra i tifosi serpeggia il pessimismo più cupo, la serenità alberga altrove e il timore di una smobilitazione regna sovrana. Ma Madama non può permettersi di sguarnire il proprio arsenale tecnico e men che meno di impoverire drasticamente una rosa con cessioni eccellenti, insomma servirà un mercato intelligente atto a ridurre e ad eliminare il peso insostenibile di alcuni ingaggi ponderosissimi, per alleggerire il rosso nei conti, fortificando l’ossatura e facendo arrivare pedine che siano propedeutiche ad un nuovo progetto. Gli ingaggi salatissimi dei deludenti Di Maria e Paredes, che non hanno reso secondo le aspettative, sono già stati cancellati, resta da definire la vicenda di Alex Sandro che, nonostante il rinnovo automatico scattato per un anno, (un errore grave di chi ha redatto il suo contratto anni orsono), la Juve vorrebbe altrove, magari liberandolo con una buonuscita.

Situazione Rabiot: Allegri spinge per il rinnovo annuale del centrocampista francese che è stato il migliore della linea mediana bianconera nella stagione appena terminata, ma Adrien ha parecchie lusinghe estere, vedasi Premier inglese, e non ha ancora certezze se la Juventus sarà in Europa o meno; questo può risultare un fattore dirimente per lo sblocco della sua situazione. Il transalpino sta bene alla Juve, con Allegri è cresciuto molto e il rapporto è ottimo, ma non giocare la Champions, in attesa del pronunciamento Uefa che potrebbe togliere anche la competizione continentale meno prestigiosa, e offerte a parecchi zeri, rendono la sua permanenza molto difficoltosa: se la dirigenza riuscisse a confermarlo, anche solo con un’annuale, farebbe un capolavoro. Cuadrado, anche lui con un ingaggio alto, (5 milioni) tratta un rinnovo annuale con stipendio alquanto ridotto se non dimezzato, poi bisogna capire quali saranno i destini di Vlahovic e Chiesa, due elementi assolutamente da mantenere in maglia bianconera. La partenza di uno dei due non sarebbe un segnale eccellente, tutt’altro.

Gli emolumenti della rosa nella stagione appena conclusasi, ammontavano a 94,8 milioni di euro netti (158,08 milioni lordi), la dirigenza sa che le partenze dei due campioni del mondo argentini hanno fruttato un risparmio di quasi 20 milioni lordi, senza contare le situazioni Alex Sandro e Cuadrado in divenire, ma non si può costruire una Juve competitiva votandosi solo alla parsimonia degli ingaggi. Va bene l’oculatezza, ok per la base dei giovani ormai in pianta stabile in prima squadra, ma vanno mantenuti e motivati i top che si hanno in squadra, Federico Chiesa su tutti. E in più serviranno alcuni giocatori in ruoli strategici come sui terzini e almeno un centrocampista di peso, visto che Pogba non si sa cosa possa garantire, ad oggi. Poi ci saranno i ritorni degli esuberi eccellenti e stranieri da collocare, e anche questa sarà una mossa che la Vecchia Signora non potrà sbagliare in maniera assoluta. Per Manna, Calvo e il resto della dirigenza questo mercato sarà un banco di prova molto importante: vietato prendere abbagli perché la Juve, in questo frangente storico, non può più permettersi di errare.