Muharemovic racconta la Juve: “Quando arrivò l’offerta, non volli sentire altre”
Tarik Muharemovic, classe 2003, difensore centrale bosniaco oggi al Sassuolo, ripercorre la sua esperienza alla Juventus con la lucidità di chi ha vissuto in pochi mesi un sogno che tanti rincorrono per anni, e che presto potrebbe tornare a vivere visto che a Torino sembrerebbero interessati a riportarlo a casa.
Intervistato da Sportweek, Muharemovic racconta di come il suo percorso sia cambiato in un attimo: “Giocavo nel Wolfsberger, esordio in prima squadra contro il Salisburgo, e il giorno dopo vengo convocato per la nazionale Under 19 per le partite contro Croazia e Arabia Saudita. Gli osservatori della Juve erano venuti a vedere un giocatore croato, ma dopo la partita mio padre mi chiama: ‘Guarda che la Juventus ti vuole’. Da quel momento non volli ascoltare altre proposte, anche se ne arrivarono diverse”. E poi c’è Yildiz, il giovane talento con cui Muharemovic ha stretto un legame speciale. “È mio amico, ha qualcosa di diverso da tutti. Quando prende palla si trasforma. Dribbling, tecnica, muscoli… mai visto uno così”.
Il racconto di Muharemovic si sofferma sui dettagli umani e quotidiani: il primo giorno in bianconero non lo ricorda, ma ricorda bene tre eventi ravvicinati: la firma, l’addio di Cristiano Ronaldo e l’allenamento con la prima squadra. “Magari aveva paura di te”, gli dissero gli amici. E poi ci sono i compagni, la vera palestra di crescita: “Chiellini, sempre sorridente. Sono uguale a lui nel modo di esultare dopo aver salvato un gol. Di Bonucci vorrei la personalità, quell’aura che lo circonda, mi faceva pensare: oggi mi protegge Bonucci”. E chissà che dalla prossima estate il giovane difensore non possa tornare e vestire la maglia bianconera e magari ripercorrere il cammino di due della fenomenale difesa BBC.
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